Come ogni anno mi sono subito adattata al passaggio all’ora legale. Mentre faccio colazione amo osservare l’alba, i colori del cielo che cambiano repentinamente, finchè non spunta lui, il sole, simbolo eternità e magnificenza. Alzarmi prestissimo la mattina sembra che la giornata di dilati, che abbia più ore da vivere intensamente, iniziando con la meditazione, la ginnastica posturale e poi via, a farmi una salutare passeggiata di nordic walking. Esco di casa, l’aria è frizzante e non penso a che strada prendere, mi faccio guidare dall’istinto. Inizio la mia camminata meditativa, spazzo via i pensieri dalla mente, mi concentro sul respiro e, ad ogni passo, sul contatto dei piedi con il suolo. Prendo una via poco trafficata che unisce Azzate a Buguggiate, dove scorre il torrente Valciasca.




Pur mantenendo la consapevolezza, passo dopo passo osservo attorno a me la natura che si sta risvegliando, fili d’erba d’un verde tenue, i fiori spontanei sulle rivette ai bordi della strada, alberi pieni di germogli ed ecco l’apoteosi, un cespuglio fiorito pieno di api che suggono il nettare. Mi fermo, appoggiata ai bastoncini le osservo estasiata, un emozionante lavoro di squadra come solo loro sanno fare, mettendo in moto degli ingranaggi fondamentali per il nostro ecosistema, posandosi delicatamente su ogni piccolo fiorellino alla ricerca del prezioso nettare. Starei delle ore ad osservarle, ma non voglio disturbarle con la mia presenza e riprendo il cammino. Il mio passo è lento, una sorta di camminata Kinhin, che ha origine dal Buddhismo zen.

Faccio attenzione di mantenere una postura corretta, sincronizzando perfettamente ogni passo con la spinta che mi do con i bastoncini, il respiro lento che mi rilassa e la sensazione di essere un punto vivo in questo meraviglioso universo. Arrivo a casa, sui tanti fiori di tarassaco del giardinetto condominiale che colorano il prato con le pratoline ed i fiori di San Giuseppe, tante api anche qui fanno il loro prezioso lavoro. Grata di abitare in una zona altamente popolata di quei meravigliosi insetti, chiamati Apis mellifera.
Emanuela Trevisan Ghiringhelli


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