L’autunno non è meraviglioso solo per i suoi colori. Per me è un invito all’introspezione e all’accettazione, riflessioni che accrescono la mia consapevolezza e l’abbandono di quell’ego che per molti, troppi anni della mia vita ha prevaricato su molti comportamenti, seppure senza nuocere ad alcuno. Grazie alla meditazione sto imparando a lasciarlo andare, facendo prevaricare ciò che arriva spontaneamente dal cuore e non dalla mente, spesso condizionata. In questi giorni sto rileggendo nuovamente un bellissimo libro “Se respiri stai danzando”, dal quale ho tratto il titolo di questo mio scritto. Un pensiero dell’autrice, Annamaria Gyoetsu Epifanìa, che trovo stupendo e condivido, in quando sono certa che solo se ascoltiamo la nostra vera natura, assecondandola, siamo in grado di vedere con gli occhi del cuore quelle piccole grandi cose donano attimi di felicità. É bellissimo far danzare l’anima sulla melodia di una musica che mi fa star bene e questo è possibile solo quando lascio spazio alle emozioni, spegnendo quella mente che spesso mi porta a giudicare ed avere una visione limitata della realtà di quel momento.


Osservando i colori caldi delle foglie che a poco a poco stanno morendo, i fiori ormai appassiti e che perseverano a rimanere sugli steli, la natura m’insegna quanto sia bello anche il lento declino della vita. Accettare il presente, consapevole che tutto cambia come le stagioni. Rallentare per rendermi conto di tutto ciò che ho attorno e scoprire piccole cose che mi regalano emozioni, come l’attimo fuggente del gioco di ombre riflesse sul muro del mio bonsai, un quadro effimero che si è dissolto, lasciandomi solo il ricordo di una foto che ho scattato velocemente.

Essere me stessa, senza temere di mostrare i miei difetti e debolezze è una delle migliori lezioni di vita che lo zen mi ha insegnato insieme alla gratitudine. Grazie, due sillabe che non solo spero facciano sentire bene chi le riceve, ma soprattutto me. Infinitamente grata per tutto ciò che la vita mi dona ogni giorno sia nel bene e nel male, senza pensare a quel che sarà domani. Solo così percepisco la lenta e gioiosa danza della mia anima. Grazie Gyoetsu!
Emanuela Trevisan Ghiringhelli


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