La storia dell’Insubria Radio Club: tutto iniziò con un sogno da realizzare.


Tutto era nato da quell’incontro a casa di Nora IK2THN con Suor Romana Sacchetti, una religiosa che da anni viveva in Guinea Bissau presso la Missione Cattolica di Ingorè. Eravamo Mario IZ2GAO, il mio consorte Fulvio IZ2EXA ed io, rapiti dai suoi racconti di una vita laboriosa, non priva di difficoltà economiche e del suo sogno di creare una sala parto all’interno della missione, evitando alle donne incinte di affrontare un lungo tragitto sugli sterrati e al guado di un fiume su na zattera per raggiungere il lontano ospedale della capitale.
Abbiamo fatto nostro il sogno di Suor Romana e per poterlo realizzare il 17 ottobre 2007 abbiamo fondato assieme a Luciano IW2LFD, Mario IZ2GAO e Marco IZ2DVI l’Insubria Radio Club, per poter organizzare un’attività radioamatoriale che ci aiutasse a raccogliere i fondi.
L’anno successivo sarebbe stato quello dei mondiali di ciclismo VARESE 2008 e l’idea di organizzare un diploma da mandare on air in concomitanza alle gare stava prendendo forma, anche grazie alle conoscenze di Mario IZ2GAO che ci hanno permesso di metterci in contatto con gli organizzatori che hanno accolto favorevolmente la nostra proposta.
Abbiamo messo in moto subito la macchina, avevamo davanti solo poco più di 10 mesi per organizzare l’evento radioamatoriale, ma ce l’abbiamo fatta e nei sei giorni di attività son stati messi a log circa 6200 QSO con stazioni di 100 countries, in testa l’Italia con 1448 collegamenti, seguita dalla Germania con 605 e gli USA con 554.
Alla fine abbiamo siamo riusciti a raccogliere € 1800 tra quote associative e contributi di partecipazione al diploma, importo che ha permesso a suor Romana di realizzare il suo sogno e di dotare la missione di Ingorè di una sala parto.

La missione dell’Insubria Radio Club avrebbe dovuto finire qui, ma analizzando la lista dei soci, di gran lunga superiore alle 100 unità e molti dei quali del vicino Canton Ticino, ha fatto sì che tenessimo in vita quello che era il primo Radio Club transfrontaliero, come l’antico territorio che ci identificava. Per legare sempre più i soci che provenivano dalle provincie di Milano, Como, Novara, Varese, Bergamo (Vinicio IK2CIO, Torino (Maurizio IZ1CRR-Award manager di VARESE 2008), Genova (Maurizio IZ2GJK), Imperia (Ada I1MQ), Roma (Olga I0VOK) mi occupavo di inviare una corposa newsletter mensile e avevamo deciso di organizzare delle attivazioni itineranti da luoghi insubrici di interesse storico o paesaggistico, un modo per far conoscere il territorio che ci identificava e soprattutto di creare aggregazione anche con le famiglie, fare radio, sperimentare e terminare la giornata con un pranzo conviviale.
Alla prima uscita eravamo stati ospiti dei frati dell’abbazia di Piona (LC), in territorio elvetico le attivazioni più memorabili sono state al rifugio del Monte Lema, sull’isola dei Conigli (Lago Maggiore) e al Castello di Bellinzona, mentre in Italia spicca su tutte l’attivazione del monastero di clausura delle Romite Ambrosiane del Sacro Monte di Varese, oltre al Parco di Spina Verde (CO) e al Forte Montecchio Nord (LC) per commemorare il 90° anniversario della pace della Grande Guerra.


Ogni anno si devolveva il ricavato delle quote d’iscrizione e donazioni liberali a un ente votato dall’Assemblea dei Soci che si teneva in luoghi diversi ogni anno, vantando l’ospitalità anche in sedi prestigiose quali il Salone Estense e Villa Recalcati a Varese e di Villa Cagnola a Gazzada (VA). Con i nostri contributi avevamo aiutato tra gli altri un missionario comboniano, Padre Tiboni, che si occupava del microcredito in Africa, Ewe Mama, un’associazione varesina che stava costruendo un asilo per bimbi disabili in Uganda ed i terremotati de L’Aquila, oltre a diverse realtà locali che si occupavano di ragazzi con disabilità.
Si era creato un gruppo affiatato tra tutti i Soci e anche i familiari facevano comunella tra loro, guardando con occhi più benevoli un hobby spesso odiato dalle XYL e tutti ne andavamo fieri di questo bellissimo e numeroso gruppo allargato composto sia da OM italiani ed elvetici del Tera Radio Club e del Radio Club Locarno.
Ma come recita un famoso proverbio “il bel gioco dura poco” e da qualche anno l’Insubria Radio Club non esiste più. Fulvio ed io ci siamo ritirati dopo 10 anni per problemi familiari e non conosciamo l’epilogo di questa bella storia che rimarrà sempre un ricordo indelebile di cui andare fieri.

Emanuela IZ2ELV

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