Finché ci sarà l’autunno, non avrò abbastanza mani, tele e colori per dipingere la bellezza che vedo (Vincent Van Gogh)


Passerei ogni ora di luce all’aperto per fotografare le sensazioni che mi dona l’autunno.
Qualsiasi occasione è buona per uscire di casa con la mia Nikon, soprattutto se dobbiamo andare dalle parti del Parco del Golfo della Quassa, un luogo per me quasi mistico, che mi dona serenità, gioia e stupore per le meraviglie della sua natura.
Fulvio mi aspetta in auto al parcheggio, mi dedico una mezz’ora a passeggiare sotto la solita pioggierellina, facendomi rapire dalla bellezza che ho attorno.
Le foglie d’acero rosse con il dorso rosa sono una meraviglia, scatto la foto ascoltando solo le sensazioni che mi arrivano dal cuore.
Al diavolo anche la tecnica, la fotografia deve innanzitutto donarmi emozioni.

Arrivo al famoso viale più fotografato del varesotto. I pioppi hanno ancora qualche foglia verde sui rami, altre gialle sulle cime. Qualcuno porta a spasso il cane nel silenzio assoluto, si odono solo il fruscio dei passi sul tappeto naturale di foglie secche ai piedi dei tronchi ricoperti di muschio.
Il suggestivo viale della Quassa è magnifico da ogni prospettiva lo si guardi, anche in una giornata grigia come oggi. Pare di essere immersi in un paesaggio fiabesco.

Poco distante dei girasoli selvatici catturano la mia attenzione, così pure le foglie a forma di cuore di arbusti ai lati dello sterrato. Mi cade lo sguardo a terra. Ricci di castagno rotti che spiccano sul terreno, formando un quadro naturale di natura morta e poco più in là una pozzanghera, un insieme di cerchi perfetti disegnati dalla pioggia sulla superficie dall’acqua che sta iniziando a cadere copiosa. Mi sembra di essere ritornata bambina. La tentazione di saltarci dentro è grande, ma non voglio rompere questo disegno in continua evoluzione.
Ormai piove forte, anche se la giacca e il cappuccio mi proteggono è meglio che affretto il passo e faccio ritorno al parcheggio.
Per oggi basta così, grata di aver condiviso un pò del mio tempo con questa meravigliosa natura autunnale e aver potuto scattare qualche foto. Attimi di pura felicità.

Emanuela Trevisan Ghiringhelli

Un pensiero riguardo “Finché ci sarà l’autunno, non avrò abbastanza mani, tele e colori per dipingere la bellezza che vedo (Vincent Van Gogh)

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  1. Fai bene a ricordarci la bellezza della stagione, quando siamo immusoniti per la pioggia e il cielo plumbeo.

    A Napoli c’era una canzone: “Malinconico autunno, staje chiagnenno pe’mme…’ vedi un po’… HI

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