Sulla vita professionale di Giorgio Casali sono innumerevoli le testimonianze che ne hanno scritto la storia. Sono meno noti i suoi primi passi nel mondo della fotografia, certe sfaccettature della sua personalità , nonché alcuni cenni sulla sua infanzia e giovinezza, che ritengo siano meritevoli di essere conosciuti, in quanto era una persona davvero speciale, come del resto il figlio Oreste.
Nato a Lodi il 27 luglio 1913, secondogenito di Oreste e Giuseppa Giulini, ha una sorella Aida, classe 1903. Perdono il padre nel 1916 e due anni dopo anche la madre a causa della pandemia di influenza spagnola e, rimasti orfani di entrambi i genitori, i due fratelli vengono separati. Giorgio destinato all’Orfanotrofio Martinitt a Milano, Aida viene ospitata presso la Congregazione delle Suore Canossiane di Cuggiono dove vi rimane fino al 2 luglio 1922, quando, giovanissima, s’imbarca da Genova sulla nave Dante Alighieri alla volta degli Stati Uniti d’America, dove si sposa e forma la sua famiglia allietata dalla nascita di tre figli.
Nel 1928 Giorgio viene adottato dallo zio Armando Casali (mio nonno) e si trasferisce a vivere a Parabiago, a una ventina di chilometri dal capoluogo lombardo, dove ritrova il calore di una famiglia, grazie all’affetto degli zii e dei tre cugini. Inizia subito a lavorare come garzone e apprendista nello studio fotografico Rambaldi di Milano, facendo ogni giorno il pendolare in tram da San Lorenzo di Parabiago, che raggiungeva a piedi assieme alla zia, titolare di una sartoria ai Bastioni di Porta Volta.





Nel 1930, appena diciassettenne, simpatizza con coetanei milanesi e con loro si avvicina alla montagna, frequentando la domenica le cime lombarde, principalmente il gruppo dell’Ortles e la Grigna, iniziando ad immortalare le sue escursioni con autoscatti, che evidenziano l’impeccabile impostazione grafica pur essendo dall’altra parte del mirino e la bellezza comunicativa, giocando con ombre, o ritraendosi con i panorami delle vette sullo sfondo.
Nei primi mesi del 1944 si sposa con Alice Mai dopo aver ricevuto la speciale dispensa dal Vescovo, in quanto cugini di primo grado e il 5 maggio dello stesso anno nasce il figlio Oreste a Caslino al Piano, dove aveva fatto trasferire temporaneamente la moglie negli ultimi mesi della gravidanza, un luogo più tranquillo di Milano, ancora sotto la minaccia delle bombe. Purtroppo il matrimonio è durato solo il tempo di festeggiare le nozze d’argento per la prematura scomparsa di Alice.
Gli autoscatti diventano il leitmotiv della sua vita, soprattutto per ritrarsi in momenti molto significativi professionalmente, come nella foto di copertina dove si ritrae con la sua prima macchina fotografica professionale, oppure mentre si appresta a lavorare nella camera oscura, o in un lavoro a quattro mani con il figlio Oreste, che inizia a seguire professionalmente il padre negli anni ’60, diventando presto suo insostituibile braccio destro e occupandosi dello sviluppo e stampa delle pellicole 6×6. Spesso viene ritratto dal padre anche in scatti professionali per conferire alla fotografia quella nota “umana”, la personale prerogativa di Giorgio Casali fino a quel tempo mai utilizzata nella fotografia di architettura e design.


La personalità di Giorgio Casali era poliedrica. Tanto appariva serio, concentrato, quasi in trance quando lavorava, quanto era una persona dalla grande sensibilità, che non dimostrava solo nei confronti della famiglia e amici, ma anche verso gli animali, soprattutto quelli in difficoltà. Era anche molto ironico, amava imitare personaggi e qualsiasi cosa catturasse la sua attenzione.
Celebri erano i travestimenti carnevaleschi che lui stesso curava minuziosamente e che ogni anno organizzava con quei cugini-fratelli che erano stati la sua seconda famiglia, sempre immortalati da bellissimi autoscatti.


Nonostante la distanza che li separava, Giorgio Casali è sempre stato costantemente in contatto con la sorella Aida, inviandole sistematicamente fotografie che descriveva sul retro e raccontavano ogni passo sua vita. Non ha mai rivelato il perché non si sia mai recato in visita negli Stati Uniti, ma ha sempre ospitato la sorella durante i suoi assidui viaggi in Italia, trascorrendo lunghi periodi insieme e facendole conoscere le bellezze, l’arte e la cultura di quell’Italia che lasció giovanissima.

Grazie alla cura con cui Aida ha serbato i ricordi ricevuti dal fratello nell’arco di sessant’anni, ora ereditati e custoditi da John Sowinski, marito di mia cugina Donna e che ringrazio di averli voluti condividere con me, ho potuto far conoscere un Giorgio Casali inedito e i suoi primissimi passi nel mondo della fotografia.
Dell’ultimo viaggio in Italia di Aida nell’estate del 1984, con il figlio secondogenito Richard, le nipoti Susan, Donna e i rispettivi mariti, mi rimane il ricordo dell’immancabile gita al Santo Monte di Varese. In quella occasione avevo scattato una foto di gruppo davanti al murale “La fuga in Egitto” di Renato Guttuso, le cui opere, per uno strano gioco del destino, ora sono in mostra al Museo di Arte Moderna e Contemporanea – Castello di Masnago nel percorso museale a lui dedicato, contestualmente alla mostra “Giorgio Casali fotografo. Paesaggi pubblici e privati”. Sicuramente Giorgio Casali, persona semplice e dalla grande umiltà, non avrebbe mai osato nemmeno ad immaginare una simile coincidenza.

Ricordo che entrambe le esposizioni sono visitabili, quella del pittore di Bagheria fino al 29/03/26, le fotografie di Giorgio Casali fino al 15/03/26 negli orari: martedì e mercoledì 9.30-12.30; da mercoledì a domenica 9.30-12.30/14.00-18.00. Lunedì chiuso.
Ingresso a pagamento € 5,00 – gratuito a persone con disabilità e accompagnatore.
Ingresso gratuito la prima domenica di ogni mese.
Emanuela Trevisan Ghiringhelli
(Crediti foto: John Sowinski dove non diversamente indicato. Elaborazione foto di copertina a cura di Alessio Marchesin)


Giorgio e Oreste e il ricchissimo patrimonio artistico e umano … non mancheremo di visitare la mostra loro dedicata e non vediamo l’ora di farlo.
Splendide descrizioni e grazie Emanuela Trevisan Ghiringhelli
Daniele
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie a lei, Daniele. Sarà per me un piacere e un onore poterla accompagnare nella visita, condividendo le emozioni che suscitano sempre le fotografie di Giorgio e Oreste.
"Mi piace""Mi piace"
Bellissimo viso e bellissimo sorriso di Giorgio Casali!
In queste foto: mi lascia pensare che fosse una persona capace di
scorgere sempre il lato gioioso e spiritoso delle cose e che fosse
dotato di grande empatia.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Era una persona davvero speciale.
Grazie Augusto!
"Mi piace""Mi piace"