Per qualcuno samsara è il nome di un profumo per altri il titolo di uno dei tre film usciti negli anni 2000, in realtà è il termine che in pali, l’antichissima lingua indiana e in sancrito, significa il perpetuo errare nei cicli continui dell’esistenza, dalla nascita, per tutta la vita fino alla morte e per chi crede negli insegnamenti del Buddha termina con la rinascita, cicli che passano attraverso il nirvana, ovvero l’estinzione dell’ignoranza, dell’attaccamento e dell’odio, raggiungendo la perfetta pace della mente.
Nello yoga e nelle religioni dell’India quali il Bramanesimo, il Buddhismo, il Giainismo e l’Induismo, il Samsara viene rappresentato con una ruota, non a caso la ruota della vita.
Ho iniziato a capire il senso del samsara quando sei anni fa ho iniziato i miei studi sulle filosofie orientali, un interessantissimo viaggio partito dall’India con l’induismo e buddhismo, passando per la Cina con il taoismo e il confucianesimo, terminando in Giappone con lo zen, dove mi sono fermata per approfondirne gli studi e seguendone le pratiche.
Ho imparato che anche il samsara è un viaggio che la mia anima percorre passando attraverso alle tante esperienze che la vita ci dona ogni giorno per imparare a crescere, accettando senza sofferenza anche le prove più difficili e comprendendo il senso della vita in modo più profondo.
Ho imparato che l’impermanenza è un dono che mi fa accettare i cambiamenti con serenità, perché nulla rimane uguale per sempre come ci insegna la natura stessa osservando i cicli delle stagioni.
Ho imparato che la bramosia, gli attaccamenti e desideri possono causare sofferenza, imparando a liberarli, permettendo al mio cuore di essere leggero e far scorrere la vita con leggerezza e gioia, assaporando ogni momento e vivendolo come unico e prezioso.
Ho imparato che anche la sofferenza fisica e morale non va considerata come una punizione divina, ma va accettata come un insegnamento che porta alla crescita personale e alla pace interiore vivendo nella consapevolezza ed evitando di vagare tra pensieri negativi che peserebbero come macigni su ogni giorno della mia vita.
E soprattutto mi ha insegnato che siamo tutti connessi attraverso la vita, parti dello stesso universo che si influenzano a vicenda, imparando insieme che la vita può essere difficile, ma ogni sfida va accettata come una lezione che mi rende più forte e compassionevole grazie alla gentilezza e all’empatia. Anche le persone che incontro durante la mia esistenza, non entrano a caso nella mia vita, ma per insegnarmi qualcosa e questi incontri sono fonte di gratitudine.
La mia vita è come un fiume nato su una montagna e scorre finché non sfocerà in un lago o nel mare. Non posso e soprattutto non voglio modificare il suo percorso a mio piacimento, lo lascio scorrere libero. Posso rinforzargli alcuni argini, ma non è detto che tengano e se anche esondasse con il tempo rientra nel suo letto e continua il suo corso naturale fino alla sua fine.
É la ruota della vita!
Emanuela Trevisan Ghiringhelli


nessun fiocco di neve cade nel posto sbagliato. Aforisma Zen….. quanta verita’
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