Una giornata mite e soleggiata di fine febbraio, ho voglia di trascorrere un pò di tempo al lago, di sentirmi in simbiosi con le sue acque calme, la natura circostante e scegliamo il piccolo specchio d’acqua di Comabbio per immergermi in queste sensazioni.
C’è una leggera brezza che increspa la superficie dell’acqua e fa danzare i canneti. Voglio cogliere quest’attimo scattando una foto usando un tempo d’esposizione molto lungo. Amo creare movimento in uno scatto.
Mi muovo nel Parco Bernini di Ternate facendo attenzione a dove metto i piedi, non voglio calpestare le pratoline e i piccoli fiori che fanno capolino tra l’erba.

Un piccolo “occhio della Madonna”, sbocciato accanto a una corteccia e a nuove foglioline cattura la mia attenzione. Il suo nome latino Veronica persica allude a Santa Veronica, la giovane donna che secondo la tradizione cristiana asciugò con un telo il volto di Gesù imbrattato di sudore, lacrime e sanguepenosa mentre saliva con la croce sul Monte Golgota.
Sebbene gli alberi spogli in riva al lago mi ricordano che siamo ancora in inverno, molti arbusti presentano già delle gemme a conferma che la primavera è vicina.
É bello cogliere questi momenti, immersa nella consapevolezza che mi fanno vivere connessioni profonde con la natura circostante.
Scatto qualche foto con l’intento di trasmettere le emozioni che sto provando.
Una folaga che si allontana da riva disegnando scie, un albero e il sole che si specchiano nell’acqua, una gemma che tra qualche giorno diventerà una tenera foglia.




Penso che in quei momenti trascorsi al Lago di Comabbio mi sono immersa in ciò che i giapponesi indicano con il termine fuubutsushi, composto da tre parole, “fuu” vento, “butsu” cose e “shi” poesia, ovvero ciò che evoca ricordi di una stagione, momenti quasi effimeri che presto muteranno e si trasformeranno, ma che toccano le corde dell’anima.
La primavera è nell’aria!
Emanuela Trevisan Ghiringhelli


Oggi si avvertiva al sole un tepore superiore rispetto ai precedenti giorni soleggiati. Non è ancora passato l’inverno, per cui temo ancora qualche coda. Per cui non ho ancora ‘sfasciato’ i miei agrumetti.
Fra qualche giorno sarò all’ospedale per farmi operare alla cataratta: così spero di festeggiare il mio compleanno l’8 marzo vedendo la sera non più 4 fari che si uniscono fra loro in uno solo più da vicino, ma solo la metà: infatti mi operano ad un occhio solo… l’altro è di là da venire, causa un sistema sanitario sempre più avaro.
A 75 anni il check up è più impegnativo che mai… vari malanni da ‘sistemare’…
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Sicuramente ci sarà un colpo di coda dell’inverno. Sai bene che a queste latitudini non è poi così strano qualche fiocco di neve ad aprile! Auguri di cuore per il tuo intervento!
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