Non è Ferragosto senza l’anguria!


Ho scelto una fetta rossa di cocomero per augurare una serena Festa dell’Assunta, celebrazione istituita il 1° novembre 1950, Anno Santo, da Papa Pio XII.
In antichità, sin dai tempi del Sacro Romano Impero, Ferragosto coincideva con la conclusione delle celebrazioni di Nemoralia, dedicata alla dea Diana, tre giorni di riti che avevano inizio il giorno 13 con la Festa delle Torce, quando i fedeli si recavano in processione da Roma sul lago di Nemi dove sorgeva il tempio a lei dedicato. I fuochi delle torce e delle candele, specchiandosi nella notte sulle acque dello Speculum Dianae, così si chiamava ai tempi i il lago, formavano suggestivi giochi di luce in onore di Diana Lucifera, Portatrice di Luce.
Ma torniamo all’anguria, o cocomero che dir si voglia, emblema ferragostano e simbolo dell’estate, dal sapore dolce e rinfrescante, detiene il primato di essere il frutto con il maggior contenuto d’acqua, quindi dalle proprietà diuretiche e con la peculiarità di essere un buon saziante.
Grazie al contenuto di vitamina C, licopene e beta-carotene che gli conferiscono il bel colore rosso, è una buona fonte di antiossidanti che aiutano a contrastare i radicali liberi, inoltre la recente letteratura scientifica ha dimostrato che il consumo regolare di anguria contribuisce alla prevenzione delle malattie cardiovascolari, quali infarto e ictus.
Ipocalorica e povera di sodio, apporta un buon quantitativo di potassio, che la rende un ottimo integratore naturale di sali minerali persi durante l’attività fisica.
Un frutto molto celebrato anche nell’Arte in famosi quadri di grandi Maestri come il Caravaggío o Henri Matisse, tanto per citarne alcuni, anche se l’opera che preferisco è più contemporanea, Viva la Vida, un’esplosione di colore che trasmette gioia di vivere della pittrice messicana Frida Kahlo, quadro che, per uno strano gioco del destino, terminò otto giorni prima della sua morte, avvenuta nel 1954 all’età di 47 anni per embolia polmonare. In Messico il cocomero è legato al tradizionale Día de Los Muertos, giorno dei morti, quando i familiari immaginano i loro defunti a banchettare con anguria e altre pietanze preferite, celebrandoli allegramente con feste e danze indossando costumi variopinti e porgendo offerte ai propri cari.

Emanuela Trevisan Ghiringhelli

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