Finalmente il mio sogno si realizza, quello di portare a Varese una mostra dedicata a mio zio, Giorgio Casali, fotografo che con i suoi lavori ha testimoniato oltre trent’anni di storia dell’architettura e del design italiano dal dopoguerra.
Nato a Lodi nel 1913, appena quindicenne iniziò a lavorare come apprendista dal fotografo Rambaldi di Milano dove vi rimase fino al 1938 quando si mise in proprio diventando socio di Giovanni Muzzarelli, titolare in un laboratorio di riproduzioni disegni, sodalizio che venne sciolto poco prima del 31 marzo 1950, data in cui diede vita al Foto Studio Casali nella storica sede di Via Col del Rosso 2 a Milano, dove dagli inizi degli anni ’60 venne affiancato dal figlio Oreste che nel corso degli anni si confermò sempre più il suo insostituibile braccio destro.
La sua tecnica fotografica, la sua prerogativa di affiancare ai soggetti persone e del movimento, conferendo all’immagine un qualcosa di artistico che catturava l’attenzione anche ai non addetti ai lavori, lo portò a collaborare con i maggiori architetti e designer italiani, tra i quali Franco Albini, Gianni e Gino Avon, Gae Aulenti, Luciano Baldessari, Melchiorre Bega, Piero Bottoni, Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Joe Colombo, Giancarlo De Carlo, Ignazio Gardella, Vico Magistretti, Angelo Mangiarotti, Bruno Morassuti, Marcello Nizzoli, Giò Ponti, Alberto Rosselli, Lino Sabbatini, Ettore Sottsass, Studio BBPR, Vittoriano Viganò e Marco Zanuso, per citarne alcuni.
Tra le collaborazioni più importanti furono con Gio Ponti, che legò il nome di Casali alla rivista internazionale Domus, con Angelo Mangiarotti, con il quale Giorgio e Oreste Casali strinsero un forte legame di amicizia e con gli architetti Gianni e Gino Avon per i quali testimoniò con i suoi scatti il loro lavoro di sviluppo urbanistico e architettonico di Lignano Sabbiadoro, località che sin dagli anni ’60 è stata la città di adozione della famiglia Casali.

Al Museo di Arte Moderna e Contemporanea del Castello di Masnago non ci saranno solo fotografie di architettura a design, ma anche quei ritratti che testimoniano la sensibilità di Giorgio Casali di cogliere l’essenza dei suo soggetti.
La grande affluenza di pubblico durante l’inaugurazione e il turbinio di emozioni hanno fatto sì che non potessi visitare la mostra che tanto ho sognato come avrei voluto, pertanto ritornerò nei prossimi giorni. Desidero ringraziare l’Archivio Progetti dell’Università IUAV di Venezia, in primis la prof. Serena Maffioletti che nel 2023 accolse con entusiasmo la mia proposta, quindi i curatori della mostra prof. Giovanni Marras,
prof.ssa Rosa Chiesa e prof. Angelo Maggi, il Sindaco di Varese Davide Galimberti, il prof. Rosario Laforgia che ha creduto sin dall’inizio in questo progetto, la Dott.ssa Valeria Marinoni ed i suoi collaboratori che hanno lavorato con molta professionalità e dedizione.
Non da ultimo, desidero ringraziare l’amico, arch. Simone Marchesin per il suo importante aiuto a far sì che il mio sogno si concretizzasse in una sede prestigiosa come il Museo di Arte Moderna e Contemporanea del Castello di Masnago, nonché per il progetto ed allestimento della mostra stessa. Inaugurata sabato 20 settembre, la mostra “Giorgio Casali fotografo. Paesaggi pubblici e privati” rimarrà esposta fino al 15 marzo 2026 negli orari: martedì e mercoledì 9.30-12.30; da mercoledì a domenica 9.30-12.30/14.00-18.00. Lunedì chiuso. Ingresso a pagamento.
Emanuela Trevisan Ghirighelli
(Crediti foto di copertina: John Sowinski)


Grazie! Un conto è promuovere, un’altro è progettare e allestire in modo impeccabile una mostra perfetta! Grazie a te!
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