Anno 1313, Badia di San Gemolo a Ganna – un romanzo storico che arricchisce la Cultura del nostro territorio


Se potessimo sorvolare il gioiello benedettino incastonato nella splendida Valganna, rimarremmo ammaliati da quel pentagono verde disegnato al suo centro, un Chiosto immerso nella natura e dalla forma unica, costruito in epoca romanica che abbraccia spiritualità, architettura, storia, arte, per secoli simbolo dell’ospitalità ed inserito nell’itinerario della Via Francisca del Lucomagno, l’antica via romana-longobarda che da Costanza porta a Pavia passando dalla Svizzera.
Un luogo degno di essere visitato e valorizzato, divulgandone la storia che pare risalga all’ultimo decennio dell’anno mille e legata indissolubilmente alla leggenda del martirio del giovane diacono Gemolo, che decapitato da un gruppo di briganti, continuò a cavalcare reggendo la sua testa fino al luogo dove sorge la Badia. Un’antica Abbazia che merita una narrazione storica.
Ed ecco affacciarsi nel panorama letterario l’ultimo lavoro dello scrittore ed amico Claudio Bollentini, dal titolo Anno 1313, Badia di San Gemolo a Ganna, edito da Pietro Macchione Editore, un libro che si prefigge l’obiettivo di smuovere le acque, di attirare l’attenzione sulla Badia di Ganna, sulla corretta valorizzazione di questo bene monumentale pubblico e sul suo rilancio in chiave culturale, turistica e di promozione del territorio.
Chi meglio dell’autore potrebbe descrivere quest’opera: Credo che in passato nessuno si sia mai avventurato in uno scritto di questo tipo. Spero di aver portato a termine un buon lavoro. La narrazione ruota intorno alla elezione di un priore nel 1313, nel periodo più interessante della storia della Badia. C’è quindi un canovaccio storico molto rigoroso che ho trovato avvincente e che pochi conoscono, ma c’è anche una lunga ideale disquisizione tra maestro e allievo, tra il priore e un converso, volta a recuperare, valorizzare e tramandare i valori e le radici della cultura giudaico cristiana, europea, occidentale. Il tutto in una atmosfera mistica e intima, tra fatti e riflessioni tipiche di un ambiente monastico medievale in una selvaggia vallata alpina. Può essere anche letto come un tentativo molto originale di contrastare la deriva della cancel culture che cerca di rodere le nostre basi culturali e valoriali.
Conclude Claudio Bollentini: Ho sempre ritenuto la Badia una sorta di heimat spirituale per le genti non solo della Valganna, ma dell’Insubria intera. Un polo da rilanciare e valorizzare in questo senso, perché di una abbazia benedettina si tratta. A tal fine presentai un paio d’anni fa in Provincia, proprietaria di gran parte dell’immobile, un progetto in chiave monastica che però non fu accettato. In questo contesto mi sento di ringraziare il sindaco di Valganna Bruna Jardini che invece aveva capito il valore di quanto proposto, mi sostenne e poi mi spinse a non demordere.

La presentazione del libro Anno 1313, Badia di San Gemolo a Ganna, a cura dell’Associazione culturale Amici di Mario Berrino di Ispra, si terrà sabato 21 ottobre 2023, alle ore 15, presso il Salone polivalente del comune di Valganna in località Prato Airolo a Ganna, di fianco al municipio (ampio parcheggio e ingresso gratuito). Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Valganna Bruna Jardini, l’incontro sarà introdotto, coordinato e moderato dai giornalisti Davide Pagani, che è anche direttore artistico della associazione isprese, e Paolo Costa. Oltre al dialogo con lo scrittore è previsto un intervento del prof. Giuseppe Armocida, presidente della Società storica varesina.

Penso che questo libro non sarà molto diverso dall’opera prima di Claudio Bollentini, La Novalesa – Nihil sub sole novum, frutto di un anno sabbatico che l’autore aveva trascorso nel 2018 per rigenerarsi nell’abbazia benedettina della Val Cenischia. Una narrazione simile ad un romanzo d’altri tempi e questo modo di esprimersi, a tratti come se autore avesse vissuto i fatti descritti, fa sì che il testo storico non annoia il lettore, ma al contrario, si senta piacevolmente coinvolto nella letteratura.
Ispirato da questa prima opera, il 1° giugno 2019 Claudio Bollentini organizzò l’evento Intrecci ed esperienze benedettine tra Piemonte ed Insubria che si tenne nello stesso Salone Polivalente del Comune di Valganna che ospiterà la presentazione di Anno 1313, Badia di San Gemolo a Ganna.
In quell’occasione parlò di abbazie e monasteri nel Varesotto, focalizzando l’attenzione sulla Badia di Ganna, fino ad auspicare il ritorno dei monaci benedettini.
Due romanzi storici legati a due ambienti monastici che oltre ad aver arricchito la Cultura dei rispettivi territori e dell’Insubria, sono una sorta di bussola per Claudio Bollentini, al punto che oggi divide la sua vita tra Novalesa e Ganna.

Emanuela Trevisan Ghiringhelli

3 pensieri riguardo “Anno 1313, Badia di San Gemolo a Ganna – un romanzo storico che arricchisce la Cultura del nostro territorio

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  1. Sono curioso di leggerlo. Di romanzi storici mi sono nutrito in vari momenti. Non è facile accontentare i gusti: io tendo all’evasione, anche al fantastico. Grazie per la segnalazione nei miei ultimi giorni a Castellabate, prima dell’inevitabile rientro in prov. Como. 73

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