Affronta le cose sul nascere, metti ordine prima che si manifesti il disordine (Lao Tzu)


Dopo il temporale di questa notte, la giornata si presenta uggiosa e la temperatura è decisamente più gradevole. Oggi voglio dedicarmi a riflessioni di consapevolezza, facendo un esame dei miei limiti in questo particolare momento della mia vita. Quest’anno mi sono fatta trascinare spesso dall’entusiasmo, sopravvalutando quanto potevo dare rispetto agli impegni che stavo prendendo. Ma non solo. Mi metto a fare ordine nella mia vita, elimino quello che considero superfluo, lasciandomi alle spalle tutto ciò che non posso o non desidero più seguire. Da oggi desidero dedicarmi unicamente a quelle attività che mi donano serenità, gioia e tranquillità, condizioni fondamentali per apprezzare ed essere grata a quanto la vita mi dona ogni giorno. Decido di fare anche una bella pulizia anche tra i miei contatti, cancello gli obsoleti e quelle persone che in un modo o nell’altro non fanno più parte della mia vita e lo stesso faccio anche tra gli amici “virtuali” di Facebook. Alla fine il mio rendo conto che il mio piccolo, grande mondo ridimensionato è fatto da cose semplici, come prendermi cura delle mie piante, cucinare con passione, leggere, scrivere, fotografare, fermando quegli attimi che mi donano un’emozione e mi fanno vibrare le corde dell’anima, godere delle visite dei “pochi ma buoni” amici e gioire per una telefonata. Poi ci sono le immense gioie quotidiane di poter condividere la mia vita con Fulvio e di prendermi cura di Oliver, coccolandolo infinitamente affinché si senta amato nonostante la grande perdita di Kimi. Attimi preziosi che fan sì che possa esprimere tutta la mia gratitudine per tutti i doni che mi riserva la vita.

Emanuela Trevisan Ghiringhelli

Un pensiero riguardo “Affronta le cose sul nascere, metti ordine prima che si manifesti il disordine (Lao Tzu)

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  1. Il ridimensionamento è inevitabile ma ciò che si stringe ha ancora più valore di prima, perché ne aumenta la consapevolezza. Sulla strada di un ‘lungo’ ritorno a casa, fermi a 30 km da Roma, nei paraggi di Tivoli, siamo in visita da parenti che trovano qui la loro dimora. Oggi a Roma abbiamo dato la preferenza a una pasticceria Catanese, alla ricerca di quei gusti che riportano alla gioventù etnea di mia moglie e suoi parenti. Granita di mandorla, arancino al ragù… La brioscia col tuppo e granita l”ha gustata anche un passerotto salito sul tavolo senza paura di noi, oltre al piccione per terra.
    Ci si ritrova così insieme, quando discendiamo e ritorniamo…magari con un’erba di mare in vaso che portiamo a Rino, mio cugino acquisito, insieme a un po’ di sabbia e pietre con salsedine, sperando che prenda.

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