La casa è dove si trova il cuore (Plinio il Vecchio)


Era il 29 marzo del 2018 quando ci siamo svegliati per la prima volta in questa casa, ammirando un’alba mozzafiato dalle porte finestre del soggiorno che si affaccia ad est.
Un turbinio di emozioni, più desideri che si realizzavano in un solo colpo: dopo quasi 37 anni di matrimonio avevamo acquistato la nostra prima casa, non eravamo più in affitto, vivevamo finalmente nel paese che amiamo, Azzate, dove è nato e cresciuto Fulvio finché non ci siamo spostati e non da ultimo quello di abitare in una mansarda con il soffitto in legno. Kimi e Oliver erano ancora un po’ spaesati quella mattina, ma non ci hanno messo molto ad ambientarsi.
Non dimenticherò mai la sensazione che ho avuto, condivisa anche da Fulvio, quando abbiamo varcato la soglia di questo appartamento per la prima visita. Un tuffo al cuore e la sensazione di sentirsi a casa in qualsiasi locale entravamo, ammaliati anche dai panorami che si godono dai due balconi, che in quell’occasione erano date dalle luci della città di Varese incorniciata dalle montagne che si intravedevano ancora sebbene fosse buio.
In questi sette anni abbiamo avuto modo di apprezzare giorno dopo giorno i pregi della nostra casa, anche e soprattutto durante il lungo periodo di restrizioni per il Covid, quando trascorrevamo gran parte del tempo estivo sui balconi, dove coltivavo ogni varietà di piante, da quelle da frutto, alle aromatiche, ai fiori, attività quella del giardinaggio che risulta avere anche molti benefici sulla salute e avevo creato anche un piccolo orticello che ricordo ancora: una pianta di zucchini, pomodori e cetrioli, i cui frutti soddisfano a malapena i miei fabbisogni.
E’ impagabile la vista sulle montagne. Quando siamo a tavola, lo sguardo spazia dalla Grigna, al Monte Generoso fino alle Alpi svizzere che fanno da cornice alla Torre Civica e al Bernascone nel cuore di Varese poi degradando, le forme morbide delle Prealpi Varesine. Durante tutto l’arco dell’anno posso ammirare il sole che sorge, ogni mese in una posizione diversa, i colori caldi del tramonto e nelle serate serene è meraviglioso poter osservare il cielo stellato, grazie alla fioca illuminazione stradale.
È molto luminosa la nostra casa, amo la luce che entra dalle ampie porte finestre soprattutto quella che filtra dall’alto dai velux, come adoro sentire la pioggia che picchia sul tetto e cucinare nella piccola cucina che sembra una cambusa di un veliero.
Lo ammetto, almeno una volta nella vita siamo stati fortunati, abbiamo trovato la casa giusta che ha migliorato notevolmente la qualità della nostra vita, portandomi a credere che in fondo il karma esiste. Sono trascorsi sette anni da quel nostro risveglio e le sensazioni non sono cambiate… la casa è dove si trova il cuore.

Emanuela Trevisan Ghiringhelli

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