Dimmi cosa provi quando osservi la luna piena brillare su di te e ti dirò quanto sei vecchio e se sei felice. (Henri Frederic Amiel)


Dubito che questa sera vedrò una luna piena come quella che fotografai il 21 gennaio 2019. Sarà comunque bella e affascinante anche se qualche nuvola passeggera la offuscherà in parte.
Ha tanti nomi l’ultimo plenilunio dell’anno: Luna Fredda, Luna delle lunghe notti e per i nativi americani Lakota era La luna degli alberi scoppiettanti.
Diversa è l’interpretazione celtica per questo plenilunio. La luna aveva una grande importanza per i Celti, che in occasione della luna piena celebravano gli Esbat, rituali religiosi per festeggiare le divinità e talvolta momento di incontro per prendere decisioni importanti.

Ogni Esbat dava un nome alla luna piena:
Luna del lupo a gennaio
Luna del ghiaccio a febbraio
Luna del seme a marzo
Luna delle gemme ad aprile
Luna del fiore a maggio
Luna del miele a giugno
Luna del raccolto a luglio
Luna dei grano ad agosto
Luna della vendemmia a settembre
Luna delle foglie a ottobre
Luna della neve a novembre
Luna fredda a dicembre
Luna Blu, l’eventuale tredicesima luna, ovvero il secondo plenilunio dello stesso mese che si manifesta solamente ogni 3-5 anni.

Sempre secondo la tradizione celtica, la Luna fredda veniva chiamata anche Luna prima dello Yule (il solstizio d’inverno).
Anche se farà freddo e auspicando nel cielo sereno questa sera uscirò come sempre ad ammirare questa luna e ricaricarmi con l’energia che emana. Se non sarà possibile vederla, sicuramente sentirò il suo magnetismo … un momento di intima felicità.

Emanuela Trevisan Ghiringhelli

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