25 Aprile – una commemorazione tra cimeli storici delle comunicazioni senza fili in tempo di guerra.


Si può coniugare la Festa della Liberazione con la radio? Certamente e non solo perché il 25 Aprile ha dato i natali a Guglielmo Marconi, del quale oggi ricorre il 150° anniversario della sua nascita. A rendere possibile questa sorta di gemellaggio ci ha pensato Massimo Galimberti IZ2BHX (nella foto) coadiuvato da Gianluigi Maccagnan IZ2SVN, organizzando a Bodio Lomnago, amena cittadina sulla riva del Lago di Varese dove entrambi risiedono, un’esposizione di radio militari e clandestine utilizzate durante il periodo bellico e delle quali Massimo è un appassionato collezionista, in occasione di un evento commemorativo organizzato dall’Amministrazione Comunale che prevede anche la mostra di veicoli militari e nel quale non sono mancati alcuni collegamenti in HF, ovvero onde medie per i non addetti ai lavori.

L’invenzione di Guglielmo Marconi è sempre stata una insostituibile protagonista nei conflitti bellici. Dai ricevitori clandestini costruiti e celati dai prigionieri di guerra nei vari Lager tedeschi, per la maggior parte a Sandbostel e ai quali veniva dato un nome femminile: Caterina, Mimma, Teresina e Gea. Poi le radio da campo, fondamentali per coordinare le azioni dell’esercito e non da ultimo i radioamatori che non le loro radio intercettavano i messaggi nemici, comunicavano tra di loro messaggi clandestini, oppure venivano reclutati con forza dell’esercito per decodificare i messaggi in codice Morse inviati dai nemici

Durante la seconda Guerra Mondiale molti di loro pagarono con la vita e altri, più fortunati, con la prigionia. Personalmente ho avuto la fortuna di raccogliere la testimonianza di Ada Garibaldi I1MQ direttamente dalla sua voce. Prima donna telegrafista italiana, nel 1941 a soli 17 anni venne “invitata” dalle autorità a svolgere un servizio nell’Aeronautica Militare presso l’aeroporto di Albenga e presso la stazione meteorologica di Sanremo, allontanandola dalla famiglia fino alla firma dell’armistizio. La sua è stata una vita trascorsa all’insegna della telegrafia e della radio, che ho raccontato in un articolo a lei dedicato.

Emanuela Trevisan Ghiringhelli

6 pensieri riguardo “25 Aprile – una commemorazione tra cimeli storici delle comunicazioni senza fili in tempo di guerra.

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    1. Grazie a te Massimo! Mi é spiaciuto tantissimo non poter vivere l’evento in prima persona, sarà per la prossima volta 🤞
      73’ Emanuela IZ2ELV

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    1. Scusa il ritardo nel rispondere, ma sbadatamente avevo scritto il messaggio dimenticando di inviarlo🤦‍♀️
      Una ventina di anni fa iniziai a scrivere per Radio Rivista, raccontando solo storie donne radioamatore, articoli che ho pubblicato anche nel blog nella sezione Ham Radio e ai quali ne ho aggiunti altri. Sto anche traducendo il libro scritto da un’amica norvegese, emigrata per amore in Nuova Zelanda che ritengo sia stata una delle più grandi donne radioamatore della storia. Nel libro, oltre a raccontare le sue attività radioamatoriali in terre impervie, parla anche di episodi simpatici legati alle stranezze del mondo della radio. I 15 capitoli che ho tradotto al momento li trovi nella sezione QRV per me una vita di DXer.
      Tante grandi donne!
      Buona serata!

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