Non mi era mai capitato di visitare per ben tre volte una mostra d’Arte. Mi ero persa il vernissage e non volevo mancare al finissage, tanto più che prevedeva una performance dell’Artista Elena Rizzardi, che per l’occasione ha creato un piccolo atelier all’interno del Monastero di Cairate.
L’atmosfera é quella giusta, quasi mistica, sia per la sacralità del luogo e la bellezza delle opere esposte e che fanno da degna cornice al tavolo di lavoro di Elena, dove é pronta una tela con vari tessuti con trame diverse che disegnano forme astratte e pronti per essere colorati.
Il primo lavoro è creare da zero un’opera, scegliendo le stoffe, ritagliandole ed incollandole su una piccola tavoletta di legno, un lavoro minuzioso e fatto con l’abilità e la maestria che solo una grande Artista può dimostrare. Il gesto che più mi colpisce, è il recupero anche alcuni fili di scarto dal taglio del tessuto per completare l’opera, che è stata posta al sole sulla balaustra del chiostro per asciugare, prima di procedere alla colorazione.






É la volta della grande tela. Elena prepara i colori acrilici, li mischia, sceglie i pennelli ed inizia a colorare il tessuto, seguendo le forme della modellazione ottenuta con la colla. Pennellate decise che donano immediatamente un nuovo aspetto all’opera solo grazie al colore di fondo poi procede con le sfumature, alcune tono su tono, altre più decise con differenti tonalità. É davvero emozionante assistere alla continua metamorfosi dell’opera, fino ai tocchi finali per risaltare alcune trame e la stampa originale di uno dei tessuti. Un risultato davvero stupefacente. Purtroppo il primo lavoro non è asciugato a sufficienza per essere colorato, quindi la performance termina qui. Ho voluto fare alcuni scatti, volutamente mossi ritraendo la mano di Elena, per dare un effetto di vivacità al lavoro.





Avevo già visto all’opera Elena la scorsa domenica, durante la mia partecipazione a un laboratorio, quando aveva dato qualche tocco finale ai nostri lavori. Un’esperienza davvero coinvolgente, la mia prima volta alle prese con tessuti, pennelli, colla e colori. Mi sono fatta guidare dall’istinto, sia nella scelta del tessuto, pizzo e frangia, nell’assemblarli e colorarli. Non avrei mai pensato di farmi prendere da questa arte, al punto di pensare che quel piccolo lavoretto che ho fatto e chiamato “alba nella foresta di bambù” probabilmente non rimarrà l’unico. Ho già messo da parte alcuni nastri, piccoli scampoli di stoffa e pizzi per dare spazio alla mia creatività nei mesi invernali. Mi entusiasma l’idea di donare una nuova vita a dei tessuti che contrariamente sarebbero destinati a diventare stracci.

Prima di lasciare i locali al primo piano del Monastero di Cairate abbiamo fatto un’altro giro, ammirando nuovamente i cimeli che hanno scritto la storia del tessuto jacquard nelle tessiture del Varesotto e naturalmente le meravigliose opere di Elena Rizzardi, sapientemente esposte per prendere per mano i visitatori in un viaggio immaginario che suscita tante emozioni.
Grazie a Elena e Carla Tocchetti, che si contraddistingue sempre come curatrice di mostre per la sua ineguagliabile bravura di sposare l’Arte alla Storia, creando eventi culturali a 360°.
Emanuela Trevisan Ghiringhelli


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