Starei sempre con il naso all’insù ad ammirare quegli ampi spazi dove dimora il mio cuore.
Spazi ampi, tersi o cosparsi di nuvole, oppure plumbei, a volte con qualche saetta che irrompe fragorosamente illuminando il cielo, quasi fosse una sorta di segno mistico.
Amo fotografare la nuvole, sia per le loro forme strane, i colori e quei disegni astratti che formano cornici naturali abbellendo i paesaggi.
Per me sono tutte belle, che siano bianche, rosa o grigie, colorano e animano il cielo con le loro danze lente, disegni astratti che non sono mai uguali.
Nuvole che sono anche maestre di vita, icone dell’impermanenza, insegnano che tutto cambia, che bisogna imparare a lasciar fluire senza soffermarsi sul passato e accogliendo il nuovo che avanza, perché dopo il brutto, prima o poi arriva sempre il bello.
E quanto sono belle le nuvole che velano il sole e la luna, quelle giocano a rincorrersi tra i rami degli alberi, altre che formano buffi cappelli sulle cime delle montagne e le più vanitose che si specchiano nelle superfici di acqua dei nostri bellissimi laghi. Mi piace immaginare su quale melodia danzino mosse dal vento e dalle correnti in quota, leggere ballerine che si muovano in una danza spontanea, senza seguire schemi, donando un senso di libertà. Mentre le osservo la mia mente sceglie istintivamente una musica. All’alba nuvole rosa si muovono dolcemente sulla melodia delle Danze Polovesiane da Il Principe Igor di Borodin fino al sorgere del sole, quando diventate bianche, seguono le note della Toccata in la Maggiore per Arpa di Pietro Domenico Paradisi. Durante la giornata si muovono leggiadre sulle varie arie del balletto più famoso, Lo schiaccianoci di Čajkovskij e quando i cumuli diventano cupi e grigi, danzano sulle note di Una notte sul Monte Calvo di Musorgskij.
Guardandole mi rilasso come in una sorta di meditazione perpetua, hanno il potere di svuotarmi la mente come se portassero via ogni pensiero e mi invitassero a danzare nel cielo in loro compagnia.
É meraviglioso vivere con la testa fra le nuvole!
Emanuela Trevisan Ghiringhelli


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