Non sembra vero….


Da giorni il vento sembra aver preso casa dalle nostre parti. Un momento il cielo è terso e in men che non si dica le nuvole iniziano ad arrivare assumendo dolci forme che paiono plasmate dal potente soffio di Eolo. Anche quando il cielo è plumbeo, ecco apparire magnifiche opere d’arte naturali, che mi perdo ad ammirare facendo qualche riflessione.
Non sembra vero che sotto cieli così belli possano esserci in atto 56 conflitti, mai così tanti dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e che solo lo scorso anno hanno provocato ben 162.000 vittime. Conflitti di serie A, di cui tutti parlano e di serie B, combattuti nel silenzio più assordante, come se fosse normale usare due pesi e due misure dettate da interessi politici ed economici.
Non sembra vero che madri tolgano la vita al proprio figlio indesiderato appena nato, o comunque a una loro creatura per molti altri futili motivi.
Non sembra vero che possano verificarsi sempre più di sovente stragi familiari, uxoricidi, parricidi e fratricidi in costante aumento. Per non parlare degli omicidi perpetrati da giovani che pare siano affetti da apatia nei confronti dei valori della vita.
Non sembra vero che si possano organizzare safari di caccia in tutti i continenti, legali e non, per il gusto di uccidere poveri animali, anche in via di estinzione, esibendo la preda come un trofeo. Guardando in casa nostra sono aberranti le decisioni del consiglio provinciale di Trento di abbattere 8 orsi all’anno (tra questi non più di due femmine) per il 2024 – 2025 e la delibera della Giunta Regionale dell’Abruzzo approvando l’abbattimento di 469 cervi, 142 dei quali cerbiatti, stilando anche un prezziario dei costi che dovranno sostenere i cacciatori residenti nella regione, che vanno da € 50 per un cerbiatto, € 100 per le femmine, giovani o adulte, da € 150 a € 250 per i maschi a secondo se giovani, subadulti o adulti. Abominevole è la nota che prevede un prezzo da stabilirsi per maschi da trofeo, ovvero per quegli esemplari le cui parti verranno conservate ed esposte come trofei.
Certo non sono di meno chi si dedica alla caccia dell’avifauna, una battaglia ahimè sempre persa dalle associazioni animaliste che vorrebbero abolirla.
Non sembra vero che ci sia così tanto male nel mondo, ma purtroppo è così, anche se voglio credere e sperare che ci possa essere un’inversione di rotta. Basta volerlo.

Emanuela Trevisan Ghiringhelli
(Fonti: https://asvis.ithttps://www.wwf.it/)

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