Non c’è regalo più prezioso di quando un amico mi regala il suo tempo, un dono immateriale dal grande valore affettivo. Anche se oggi la messaggistica ci tiene sempre in contatto e un “ciao, come stai?” sempre gradito, una visita o una telefonata ti tocca il cuore, come recita la citazione di Gabriel García Márquez. Poi ci sono le amiche, quelle speciali, come la super nonna Rita, un’amicizia che ha tagliato il traguardo del mezzo secolo, o Antonella, un legame forte nato tra le scrivanie che si è presto tramutato da semplici colleghe ad amiche e poi c’è lei, Barbara. Forse l’affermazione più corretta è “Barbara c’è”, sempre, ogni sera per sapere come sto, quando riesce appena a ritagliarsi una mezza giornata da dedicarmi, quando chiude la sua attività di commerciante il sabato per accompagnarmi alla Fiera dell’Oriente (che non gliene può fregar di meno) o per farmi togliere lo sfizio di scattare pò di foto a Milano. Ma questi sono solo due semplici esempi, i momenti in cui la sua presenza è stata ed è impagabile sia per me e per Fulvio sono altri. Anche ieri, splendida giornata di sole e per chi lavora 6 giorni su 7 l’ideale per fare le pulizie di primavera, ha preferito dedicare il pomeriggio a me. Abbiamo passeggiato, parlato, ricordato gli inizi della nostra trentennale amicizia e riso tanto come due sceme, scattandoci selfie come due quindicenni, anzi no, quattro se sommiamo le nostre età… momenti che fanno star bene e riempiono il cuore di gioia.
Barbara, grazie per esserci…. sempre!
Emanuela Trevisan Ghiringhelli
Tremaghi Blog 
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