Sinceramente mi sento molto presa in giro. Nel mio piccolo faccio di tutto per rispettare l’ambiente. Abbiamo una piccola auto ibrida che comunque utilizziamo molto poco, cerco di ottimizzare il consumo dell’acqua quando faccio il bucato e lavo i piatti soprattutto riducendone il consumo quando sono sotto la doccia e per l’igiene personale. In casa utilizziamo lampadine a led e gli elettrodomestici sono tutti almeno in classe A++, un buon termostato tiene sotto controllo la temperatura dell’ambiente domestico e se abbiamo freddo, un golfino e una copertina sulle gambe risolve ogni problema.
A prescindere dagli accordi sui cambiamenti climatici raggiunti al summit Cop29 di Baku, mi chiedo se questo evento e altri come il G7 e G20 non possano essere fatti in videoconferenza, evitando gli spostamenti dei vari rappresentanti di Stato, che sicuramente non raggiungono le destinazioni con un mezzo ecologico, bensì in aereo e ben pochi con voli di linea.
Secondo i dati dell’International Council on Clean Transportation (ICCT) il traffico aereo ha un impatto ambientale di circa il 2,4% delle emissioni globali di CO2 che, unito agli altri gas e al vapore acqueo prodotto dai velivoli si stima che l’intero settore è responsabile di circa il 5% del riscaldamento globale. Volare produce 285 grammi di CO2 per ogni passeggero (la media è di 88 persone a volo) per ogni chilometro percorso. La Supporting European Aviation ha stimato che nei primi sei mesi del 2023 solo in Europa il traffico aereo (oltre 1 milione di voli) avrebbe generato 9 milioni di tonnellate di CO2, il 12% in più dell’anno precedente. (fonte: https://www.eurocontrol.int).
Chi si ricorda il corteo di auto di Joe Biden al G20 di Roma del 2021? “The Beast”, la Cadillac presidenziale dal peso di nove tonnellate e dal consumo medio di 1 km per ogni litro di carburante diesel, seguita dalla scorta di 85 fra moto e auto, molte di queste diesel e V8 benzina dai consumi spropositati, tra i più inquinanti al mondo che emettono in media 150 grammi di CO2 per ogni chilometro. Numero spropositati che si ripresentano ogni volta che viene organizzato un summit in giro per il mondo, che alla fine fa ben poco per risolvere i problemi dei cambiamenti climatici ma li rimanda ad oltranza, facendo prevalere gli interessi politici.
Emanuela Trevisan Ghiringhelli


Sia pure con un certo lasso di tempo, Greta ha risposto, e con parole molto dure, unitamente ad altre ed altri . Ma tanto quelli che contano (“adesso” contano!) se ne fregano, e stan gia’ crescendo quelli (cloni) che li sostituiranno come da sempre avviene a sto mondo.Ma non c’e’ solo Greta ed i suoi, c’e’ anche un movimento sovranazionale nato come “NOW” ed ora “ATLAS” un vero e proprio partito sovranazionale fondato da due giovani, Qualcosda si muove, speriamo che non ostante la enorme capacita’ di soffocamento dei “muri di gomma” del potere attuale qualcosa cambi, ma purtroppo non sara’ mai abbastanza veloce. Siamo almeno tre se noin quattro miliardi di esseri umani di troppo su questa pallina sospesa nel nulla; un bel problema!
"Mi piace""Mi piace"