Quel che il sogno rivela è l’ombra della saggezza esistente nell’uomo, anche se durante la veglia egli non ne ha coscienza (Paracelso)


Adoro osservare i miei gatti mentre dormono e sognano. Li vedo sgambettare come se stessero correndo, o fare buffe smorfie. Mi piacerebbe essere uno spettatore invisibile dei loro sogni, anche se forse mi rivelerebbero la loro voglia di vivere per un momento all’aperto, di cacciare, di curiosare nella natura, facendomi sentire inevitabilmente in colpa di non concedere loro questo istintivo piacere. Da qualche anno, precisamente da quando sono in pensione, sogno molto e altrettanto spesso ricordo le situazioni oniriche che vivo con più intensità. Amo quei momenti che rivivo con i miei cari che non ci sono più, soprattutto quando mi vedo assieme ai miei nonni materni che non ho mai conosciuto e in contesti che non ho mai vissuto, il primo dopoguerra. Spesso mi stupisco di cosa non riesce ad elaborare il mio inconscio durante il sonno, andando a scovare ricordi custoditi da oltre sessant’anni nella mente, frutti dei racconti di mia mamma e dei miei zii materni. Quando mi sveglio e rivedo questi flash del mio sogno, provo una profonda gratitudine per aver potuto trascorrere qualche attimo in loro compagnia, di aver ascoltato le loro voci e goduto del loro affetto. Ma ci sono altri aspetti dei sogni che mi stupiscono e mi lasciano una grande serenità al risveglio, sono i meravigliosi luoghi a me sconosciuti nei quali talvolta mi ritrovo. Non solo luoghi che non ho mai visitato, ma che nemmeno ho visto in documentari o film, solo frutto della mia immaginazione onirica. Secondo Freud il sogno è una sorta di guardiano del sonno, il modo in cui il si realizza un nostro desiderio inconscio, per Carl Gustav Jung è una sorta di teatro, dove il regista è il nostro inconscio e gli interpreti fanno tutti parte della nostra vita. Preferisco questa seconda interpretazione, mi piace pensare che sia il mio inconscio a scrivere il copione del sogno, una sceneggiatura che magari serve a dare qualche segnale alla mia mente che da sveglia non riuscirebbe a captare. Ma ci sono altri sogni, quelli che nulla hanno a che vedere con il sonno. I sogni chiusi in un cassetto, le aspirazioni, i desideri. Oggi è la Giornata Mondiale dei Sogni, nata nel 2012 e voluta una famosa autrice e psicologa dei sogni, Kelly Sullivan Walden. la sua missione è quella di risvegliare il mondo sul potere dei sogni e lei stessa ha un sogno: che un giorno le persone smettano di vivere i sogni solo sdraiati nella notte e vengano svegliati dalla consapevolezza del potere dei loro sogni nel percorso di crescita personale.

Emanuela Trevisan Ghiringhelli

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