Tawashi e sapone naturale per il piacere di una doccia green!


Talvolta non sono i regali importanti a farti apprezzare particolarmente il gesto, tutt’altro, bensì sono quelli che ti vengono donati con il cuore e come un “semplice segno” che celano qualcosa di molto significativo.
É il caso di un piccolo lavoretto all’uncinetto che mi ha donato Barbara, confezionato con le sue stesse mani, quindi per me dal grande significato affettivo. Quando avevo aperto il pacchettino, pur apprezzandone la lavorazione, non capivo di cosa si trattasse anche se Barbara l’avesse accompagnato con un bigliettino che ne riportava il nome: Tawashi.
É una sorta di spugna in filato acrilico di ispirazione giapponese da usare sotto la doccia o per il bagno, che esercita un piacevole massaggio delicatamente esfoliante, soprattutto che si può lavare ed igienizzare ripetutamente in lavatrice assieme al bucato.
Non è un segreto che le morbide e coloratissime spugne commerciali in cellulosa si tramutano presto in un nido di germi come l’Escherichia coli, la Salmonella e la Moraxella osloensis, che si insidiano anche in quelle da cucina, quindi ben vangano le sostitute eco friendly realizzate a mano con avanzi di filati e strisce di tessuto riciclati seguendo i vari tutorial presenti nel web, da utilizzare anche per lavare i piatti e per il démaquillage.
Ma torniamo alla Tawashi, termine che significa spugnetta o spazzola, quest’ultimo che deriva dalla sua fattura originale, come la creò nel 1907 a Tokyo il suo inventore Nishio Shouzaemon, una grossa spazzola in palma di canapa a forma di tartaruga e subito prodotta dalla Kamenoko Tawashi che continua tuttora a commercializzare i suoi articoli utilizzando le stesse materie prime naturali, realizzando spazzole di alta qualità utilizzate anche per la pulizia dei taglieri in legno e la pelle delle verdure fresche da consumare crude, un must della cucina giapponese.
Alla mia Tawashi si è aggiunto un’altro graditissimo dono da parte di Barbara, una saponetta naturale realizzata con cenere di legna e olio di oliva taggiasca, una sorta di souvenir da un suo recente soggiorno in terra Ligure, che mi ha fatto riscoprire il piacere di far scivolare il sapone su tutto il corpo, seguito da un leggero e rilassante massaggio con la Tawashi, abolendo quindi l’uso del doccia schiuma che si traduce anche in meno scarti di plastica, per una pulizia del corpo del tutto ecosostenibile.

Emanuela Trevisan Ghiringhelli

Lascia un commento

Blog su WordPress.com.

Su ↑