…E che sia una fantastica estate, celebrando quattro notti magiche!


La prima sarà oggi, quando alle 22:51 cadrà il solstizio d’estate astrologico, celebrando quel sole che, almeno alle nostre latitudini, pare non voglie essere protagonista nella giornata odierna. A quell’ora alzerò gli occhi al cielo, scrutando le nuvole e cercando la luna quasi piena e mentre aspetto che il buio prenda il sopravvento per ammirare le stelle, ringrazierò Madre Terra per la rigogliosa natura che mi circonda.
Un rituale del tutto personale e semplice per festeggiare il giorno più lungo e luminoso dell’anno, vivendolo come un momento di rinascita, cercando di percepire i desideri più intimi, lasciando andare i vecchi fardelli e aprendo il cuore a nuove sensazioni positive.
Domani sarà la vigilia del plenilunio estivo, quando il vigore della luna è al massimo e per chi, come me, crede nell’influenza del nostro astro, sarà il momento di esporre dopo il tramonto le pietre, gli oggetti e l’acqua (rigorosamente in bottiglie o caraffe di vetro) per caricarli di energia positiva e ritirarli all’alba, una sorta di rituale magico che accentua la sua influenza in estate.
Incrociamo le dita e speriamo di poter ammirare sabato sera la luna piena in tutta la sua bellezza accanto ad Antares, la stella più luminosa della costellazione dello Scorpione. È attesa di una colorazione rosata, quasi rossa e per questo è chiamata Luna delle Fragole. Per la sua vicinanza al solstizio d’estate, questa Luna Piena in Capricorno farà percepire un magnetismo ancora più forte, un invito all’introspezione e ad accettare positivamente tutto quanto ci circonda, donandoci una ventata di ottimismo.

la mia guazza di San Giovanni dello scorso anno


L’ultima notte magica di questo lungo weekend sarà domenica, quando dopo il tramonto, sarà il momento di raccogliere i fiori e le erbe per preparare l’acqua o la guazza di San Giovanni, il santo
che non fu solo l’asceta vestito di pelle di cammello che battezzò Gesù e venerato dalla chiesa cristiana, ma è presente anche nel Corano con il nome di Yaḥyā, uno dei profeti che precedettero Maometto. Sin dall’antichità la festa in suo onore era considerata il primo giorno di una nuova stagione e di magia, con la natura nel suo massimo vigore, quando piante e i fiori, intrisi dalla rugiada degli Dei, vengono influenzati da una particolare forza, che viene rilasciata nell’acqua di San Giovanni.
Per i Celti e secondo antiche leggende nordiche, in questa notte i boschi si riempiono di fate, elfi, folletti e il sole, rappresentato dal fuoco, si sposa con la luna, rappresentata dall’acqua, credenza dalla quale nascono i riti dei falò e della rugiada.
Celebrata anche da Shakespeare in Sogno di una notte di mezza estate e nella musica classica con La notte di San Giovanni sul Monte Calvo, che Modest Petrovič Musorgskij completò il 23 giugno 1867, che racconta del giovane Gric’ko, che la notte prima di chiedere la mano della ragazza che ama si ubriacò al punto di addormentarsi. Nel sogno si ritrovò partecipe al raduno di streghe e demoni che si svolgeva ogni anno nella notte di San Giovanni sul Monte Calvo, interrotto all’alba dal suono delle campane di una chiesa. Nel 1940 il poema sinfonico venne riorchestrato da Leopold Stokowski per il film di Walt Disney Fantasia, sulle cui note, alla fine del cartone animato, il demone Chernabog danza con gli spiriti maligni e le anime inquiete uscite dalle loro tombe. La popolarità e il tema di questo brano nel 1977 ha fatto breccia anche nelle discoteche, quando il musicista statunitense David Shire compose la versione disco music Night on Disco Mountain per la colonna sonora del film La febbre del sabato sera.
Quest’anno nella notte di San Giovanni seguirà quella del plenilunio, donando un potere ancor più magico alle erbe che coglierò. Non potrà mancare l’IPERICO, l’erba di San Giovanni per eccellenza, grazie al suo colore solare è un antidoto naturale contro la malinconia. Per secoli molti popoli europei la chiamarono “Fuga daemonorum”, scaccia diavoli, secondo l’antica credenza che proteggesse contro gli spiriti maligni. Il GELSOMINO, l’essenza astrale della prima decade del segno zodiacale dei Pesci alla quale appartengo, è il fiore del romanticismo connesso a Venere che rafforza l’armonia della coppia, quindi la LAVANDA, sacra alle Vestali, attrae energie positive, protegge la casa, allontana la tristezza, favorisce uno stato di consapevolezza superiore e secondo la leggenda, se usata nella notte di San Giovanni allontana le streghe.
Quest’anno aggiungerò anche il fiore di TARASSACO che rappresenta i tre corpi celesti: il capolino giallo è associato al sole, a fine fioritura si trasforma in soffione che richiama la luna e quando sfiorisce il vento disperde i suoi semi svolazzanti che paiono stelle.
Accompagnerò il tutto con delle foglie di ALLORO, sacro al Sole, amplifica l’energia psichica, purifica l’aurea e propizia la buona sorte, qualche ago di ROSMARINO, associato alle qualità solari della gioia e coraggio, protegge dalle influenze malevole, attrae energie benevole, tutela la felicità familiare, qualche foglia di SALVIA, protettrice della salute, che attrae prosperità e longevità, porta allegria e vitalità ed infine la MENTA, nota per le sue capacità di stimolare e fortificare la mente .
Immergerò la mia misticanza in una bacinella di vetro colma d’acqua (assolutamente bandita la plastica) lasciandola esposta tutta la notte in modo che possa raccogliere la rugiada magica.
La mattina seguente, giorno di San Giovanni, sciacquerò il viso con l’acqua magica in una sorta di rituale per preservarmi dalle malattie e scacciare ogni negatività, con l’augurio che mia estate sia come una barca a vela, che naviga leggera sulle acque argentee di un lago.

Emanuela Trevisan Ghiringhelli

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