La prima polenta e brasato cucinati sul piano a induzione… non mi resta che sperimentare come sempre e come adoro fare. Ho a disposizione non uno ma ben due pezzi di carne di manzo e decido di cuocerli entrambi per poi congelare quanto avanza. Faccio una scelta azzardata per la cottura, ovvero quella di rosolare la carne sulla TeppanYaky sulla quale ho spennellato un velo di olio extra vergine di oliva, per poi cuocere il tutto nella brasiera rettangolare in acciaio (che ho acquistato anche con l’accessorio vaporiera). Mentre procede la rosolatura a fuoco medio basso, faccio appassire in olio EVO un’abbondante quantità di sedano, carota, cipolla e 3 spicchi d’aglio tritati al Mulinex, quindi aggiungo la carne, faccio insaporire per qualche minuto rigirandola nelle verdure, bagno con 1 lt di ottimo vino Barbera e da ultimo unisco 500 gr. di pomodorini freschi frullati. Attendo che prenda il bollore e nel frattempo preparo il sacchettino di garza con gli odori (salvia, rosmarino, alloro, chiodi di garofano, semi di finocchio e bacche di ginepro) che lego con lo spago per alimenti al manico della pentola, aggiungo pochissimo sale e una generosa macinata di pepe nero, copro, abbasso la temperatura al valore minimo (1) e faccio cuocere per 5 ore, girando i pezzi di carne di tanto in tanto.




Poco più di un’ora prima di pranzo metto a cuocere la polenta nel paiolo di rame con pala elettrica e posto sul diffusore in acciaio per induzione, cottura molto lenta e che porto a termine sempre sul valore minimo (1). Nel frattempo faccio trifolare gr. 200 di funghi porcini surgelati con olio EVO, aglio e prezzemolo, una volta cotti, unisco un paio di mestoli di sugo di cottura del brasato e faccio amalgamare gli ingredienti, la giusta razione giornaliera per 2 persone. Un piatto davvero ben riuscito, la carne è risultata tenerissima pur mantenendosi intatta durante la lunga cottura ed è stato sorprendente vedere il paiolo completamente pulito una volta versata la polenta, che nonostante i 70 minuti di cottura non è attaccata sul fondo e nemmeno ha formato la classica crosticina sulle pareti .

Sono sempre più soddisfatta del mio piano di cottura a induzione della Neff che mi premette di cuocere in modo più omogeneo, senza far bruciare gli alimenti e soprattutto mi permette di sbizzarrirmi a sperimentare nuove tecniche di cottura all’insegna della mangiar sano.
Emanuela Trevisan Ghiringhelli
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