Oggi avrebbe compiuto 92 anni, autrice di splendide poesie, custodi dell’essenza della sua vita travagliata che l’ha resa unica. Per celebrare questa ricorrenza ho scelto quella che la poetessa ha voluto dedicare alla sua nascita nel giorno del solstizio di primavera e tratta dalla sua raccolta Vuoto d’amore pubblicata nel 1991. Oggi a Milano, nella Giornata Mondiale della Poesia promossa nel 1999 dall’UNESCO, i suoi versi sono stati letti sul Ponte dei Navigli a lei intitolato e poco distante dalla targa che ricorda la sua casa di Ripa di Porta Ticinese 47 e nei pressi dell’ex tabaccheria e bocciofila dove Alda Merini ogni giorno comprava le sigarette.
A Lei dedico questa mia fotografia scaturita dal cuore, i rami di un mandorlo in fiore scompigliati dal vento, un “mosso” voluto per rendere viva quella primavera che ha visto nascere una grande donna che rimarrà immortale.
Buon compleanno Alda!
Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.
(Alda Merini)
Emanuela Trevisan Ghiringhelli
Rispondi