Per il primo articolo di questo nuovo anno ho voluto scegliere questa foto, che ben rappresenta la mia personalità da quando sono in pensione, soddisfatta dei risultati che ho ottenuto in questi 1189 giorni di nuova vita.
Nemmeno il lungo periodo di lockdown del 2020 ha minimamente scalfito la mia voglia di cambiamento e tanto meno ha minato la positività e la determinazione necessaria per diventare quella persona che volevo essere.
É stata necessaria quella piccola dose di sano egoismo per raggiungere il mio obiettivo ed ora, a poco più di un mese dal mio sessantatreesimo compleanno, sono soddisfatta dei risultati raggiunti e, senza peccare di presunzione, penso di meritarmi una affettuosa pacca sulla spalla.
In fondo, come ho metaforicamente scritto sul muro alle mie spalle nella foto, “Dovrei chiedere scusa a me stessa per aver creduto di non essere abbastanza”, rubando e facendo mia questa citazione alla grande poetessa dei Navigli.
Per molti, troppi anni ho messo in dubbio le mie capacità, la mia forza di volontà e soprattutto ponendomi sempre in secondo piano fino ad arrivare quasi al punto di non ritorno nel rovinarmi per sempre la salute.
Grazie alla filosofia Zen e alla consapevolezza, sono riuscita a mettere in atto quel cambiamento che mi ha fatto centrare tutti i miei obiettivi, pur senza richiedere alcun supporto medico o psicologico. Per me una grande vittoria, la prima della mia vita.
Ho imparato soprattutto a lasciarmi alle spalle tutti quegli stereotipi che avrebbero messo un freno alla mia voglia di cambiamento, quelle teorie che dopo i 60 anni è meglio portare i capelli corti, non indossare colori sgargianti, le sneakers abbinate a una gonna o un abito, fino a preferire un pantalone sotto il ginocchio ai calzoncini corti quando si fa attività sportiva.
E così, dopo aver tolto il mio zaino con oltre trenta chili di sovrappeso, ho dato libero sfogo alla mia voglia di indossare i colori più allegri, abbigliamento etnico, casual e di andarmene in giro anche in tuta quando ne ho voglia,
Una ventata di positività che ha cambiato anche il mio modo di guardare la vita, vedendo sempre il lato positivo in ogni situazione.
Scrivere, fotografare, parlare con le mie piante mentre le accudisco, cucinare, giocare e prendermi cura dei miei gatti, sono le attività che riempiono le mie giornate, assieme a quei piccoli gesti che spesso portano a chiedermi se non sono anche un pò matta, come scegliere accuratamente il colore delle mollette che meglio si intona con i capi di bucato che devo stendere.
Non mi aspetto nulla di nuovo da questo 2023. I miei pochi progetti dipenderanno solamente dalle mie scelte e dal mio impegno, nulla al caso. Ogni nuovo anno è solo un immenso libro da riempire di pagine che verrà archiviato nella biblioteca della storia e sta solo a me poter scrivere nel mio personale libricino quante più cose belle e positive.
A tutti auguro i prossimi 363 giorni di serenità e salute, da vivere in un caleidoscopio di colori che aiutino a essere sempre positivi, imparando ad accettare il bello e il cattivo tempo.
Quindi voglio esagerare… ✨ Buon Anno Nuovo e che sia strepitoso per tutti! ✨
Emanuela Trevisan Ghiringhelli
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