Un elleboro bagnato dalle gocce di pioggia mattutina sembra voler dare il suo benvenuto a questo mese di novembre. Questo fiore, noto come rosa di Natale, è simbolo della rinascita e viene donato a chi vuole intraprendere un percorso di trasformazione interiore, quel cambiamento che ci viene insegnato dalla natura, con le giornate che si accorciano finché il buio prevarrà sulla luce, le foglie degli alberi che muteranno in magnifici colori caldi per poi cadere, formando soffici tappeti dallo splendido effetto cromatico e lasciando i rami desolatamente spogli.
Pare un invito a spogliarci di tutto ció che assilla la nostra mente, rallentando i ritmi e lasciando che i nostri sensi percepiscano quei messaggi che attendono solo di essere catturati dalla nostra attenzione, imparando in questo periodo a dedicare più tempo a noi stessi, per prepararci a rinascere in simbiosi con la natura con l’arrivo della primavera.
Questo giorno di Ognissanti ci riserva anche il primo dono astronomico di novembre. Dal tardo pomeriggio guardando verso sud, sarà visibile la congiunzione del primo quarto di Luna con Saturno nella costellazione del Capricorno, una romantica effusione di commiato dal Signore degli Anelli prima che il nostro satellite raggiunga la costellazione dei Pesci, dove, volgendo lo sguardo il 4 novembre, assisteremo al bacio della Luna a Giove.
Il corpo celeste gira attorno al nostro pianeta sarà ancora protagonista martedì 8 con il plenilunio del Castoro, come veniva chiamato in antichità dai nativi americani e il giorno seguente potremo ammirare ancora fulgida bellezza della luna nella costellazione del Toro tra la stella Aldebaran e l’ammasso stellare delle Pleiadi, le sette sorelle, magari ascoltando quella magnifica e romantica canzone dei New Trolls dedicata alla stella gigante guardiana di San Michele Arcangelo.
Emanuela Trevisan Ghiringhelli
Rispondi