Mi sono promessa di vivere intensamente questo autunno, ammirando e fotografando i meravigliosi colori caldi che ci regala quella natura che al momento indossa ancora gli abiti estivi.
Ho imparato ad osservare con altri occhi le piante e i fiori, carpendo quei dettagli ai quali non prestavo attenzione e perdendo certe sfumature che evidenziano la grandezza del creato.
La debole pioggia di oggi ha donato un verde ancora più intenso alle piante, alle foglie del limone, aggraziate dalle piccole gocce che brillano come diamanti.
Hanno cosparso anche la superficie del mio Cereus forbesii “spiralis”, che ho riportato all’esterno affinché si bagnasse con l’acqua piovana. Questa pianta, originaria del sud America e il cui nome deriva dal latino e significa “candela” per la forma del suo stelo, quest’anno ha avuto una crescita eccezionale soprattutto alla sommità, allargando la spirale e assumendo la forma di una rosa. Ora non mi resta che sperare che il prossimo anno mi regali anche una fioritura.
É stato bello ritrarre con lo smartphone le mie piante bagnate dalla prima pioggia autunnale, mi son parse felici, quasi sorridessero.
Sono uscita sul terrazzo senza proteggermi dall’acqua, è stato bella la sensazione di sentire la pioggia leggera sulla pelle, percependo anche il suono lieve del crepitìo, una melodia naturale molto rilassante che ha fatto da sottofondo a questo mio momento intimo con l’autunno, che mi ha fatto sentire in armonia con la natura.
Emanuela Trevisan Ghiringhelli
Tremaghi Blog 
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