L’era dei rinvii, delle mezze misure, degli espedienti ingannevolmente consolatori, dei ritardi è da considerarsi chiusa. Ora inizia il periodo delle azioni che producono delle conseguenze (Sir Winston Churchill)


Almeno una volta nella vita di cittadini consapevoli, cerchiamo di non nasconderci dietro un dito e guardiamo in faccia alla realtà.
Stiamo attraversando la peggior crisi del dopoguerra, innescata dalla pandemia ma che è anche figlia di molti, troppi anni di malgoverno. Non possiamo più permetterci passi falsi.
La scelta di affidare le sorti della nostra nazione a Mario Draghi ritengo sia la migliore che il Capo dello Stato potesse fare e auspico che al più presto possa iniziare a lavorare con il pieno appoggio consapevole di camera e senato.
É l’unica figura che può rappresentarci in Europa, non ci sono personaggi del panorama politico internazionale che godono di più stima di Mario Draghi e se riflettiamo bene, questa è per noi è una garanzia.
E’ inutile chiedere a gran voce le elezioni anticipate, cerchiamo di essere onesti e guardare cosa offre l’attuale panorama politico italiano di qualsiasi corrente politica. A prescindere dai titoli di studio che vantano i signori che siedono sui banchi di Montecitorio e Palazzo Madama, la maggior parte di loro non ha le competenze per governare il paese, soprattutto in una fase così delicata.
Rabbrividisco nel sentire parlamentari senza arte né parte che dichiarano di voler valutare le proposte di Mario Draghi prima di decidere se appoggiare o meno il suo governo o peggio ancora, escludono a priori il loro assenso.
Devo essere sincera, se si andasse a votare ora, non saprei dove mettere la croce, farei fatica a tirar fuori dal mazzo il meno peggio e in ogni caso non uscirei dal seggio soddisfatta della scelta fatta.
Per risollevare le sorti dell’Italia, ormai sull’orlo del baratro, non possiamo affidarci a personaggi che promettono ricchi premi e cotillon con la lotteria degli scontrini, il reddito di cittadinanza e bonus monopattini. E tanto meno vedo figure all’altezza tra chi sta dall’altra parte della barricata, perchè la posta in gioco è troppo alta e non possiamo permetterci passi falsi.
Quindi, anziché sperare che alla guida del governo arrivi una sorta di Mago Silvan con la bacchetta magica, tiriamo fuori dal cilindro un pò di buonsenso e mettiamo il nostro Paese in buone mani…. siamo tutti sulla stessa barca e dobbiamo remare con forza per uscirne fuori.


“Whatever it takes” (Mario Draghi)

Emanuela Trevisan Ghiringhelli

Una risposta a "L’era dei rinvii, delle mezze misure, degli espedienti ingannevolmente consolatori, dei ritardi è da considerarsi chiusa. Ora inizia il periodo delle azioni che producono delle conseguenze (Sir Winston Churchill)"

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  1. Cara Manuela, condivido in pieno quello che dici, e non ti stupisca, anche se non sono della tua stessa idea politica; ma quel che vediamo esula dalla politica, che io ormai chiamo politiKa, per sconfinare nel senso pratico.

    La tua immagine di testa, dei canottieri, ben rende l’idea delle necessita’ del momento e delle strategie che occorrerebbero, e purtroppo mi ricorda un’altra immagine, legata al canottaggio: quella di una vignetta che forse ti avevo inoltrata tanto tempo fa: la storiella della banca italiana che sfida la banca giapponese ad una gara di canottaggio … e lo svolgersi della vicenda.

    Era una vignetta che faceva ridere, ma siccome nella satira ahime’ il vero purtroppo c’e’ sempre, avrebbe dovuto far piangere!
    La mia espoerienza lavorativa prima all’estero e poi in Italia purtroppo me lo ha insegnato.
    La cerchero’ e te la rimandero’ via email, anche se disperata e disperante nel suo umorismo; e vedrai che io e te ci riconosciamo in quella conclusione.
    Ancora una volta, vediamo in pratica e sulla nostra pelle, che Dante e Metternich avevano purtroppo ragione.
    Ma perche’ gli Italiani, che da emigranti poverissimi all’estero han costruito il mondo, in Italia non riescono a crare altro che un paese dei balocchi? Ahime’, Collodi profetico!

    Sursum Corda, Manu, e sia la Speranza la lucina, nel buio piu’ cupo, che ci guidi verso la salvezza.
    Lux Lucet In Tenebris!
    Augusto

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