Danzando in un girotondo di emozioni


Ci sono tanti modi per scegliere un libro, per genere o per autore. Negli ultimi tre anni ho letto tutto ciò che mi capitava tra le mani, tanta era la fame di lettura e dopo questa scorpacciata ho deciso di scegliere accuratamente i miei libri anche se spesso ascolto i suggerimenti del mio istinto. Devono essere coinvolgenti, lasciarmi quel segno tangibile che alla fine mi rende un pò diversa e migliore.
Se respiri stai danzando è stato il mio primo acquisto letterario del 2021, al quale sono arrivata per gradi. Dapprima ho visto alcune condivisioni in Facebook, ne sono stata attratta a pelle dal titolo, quindi ho seguito la presentazione e l’intervista all’autrice sul canale di YouTube di Dharma Academy. Mi ha incuriosito molto questo saggio, scritto da una Monaca e Maestra Zen, che sin dall’infanzia voleva farsi suora e con il sogno della danza, che ha realizzato con molto successo, esibendosi anche come solista con Carla Fracci e Rudolf Nurejev, decidendo quindi di ritirarsi dalle scene quando era all’apice della sua carriera e gratificata da tanti successi.
Il libro non è un romanzo e tanto meno una biografia, ma una raccolta di pensieri, aneddoti e passaggi narrati in prosa che, come Annamaria Gyietsu Epifania spiega nell’intervista, vuole essere un momento di compagnia, un abbraccio e che invita ad accogliere sé stessi così come siamo.
E’ strutturato in tre atti che raccolgono cinque capitoli ognuno. Il primo atto il caos che spinge la scintilla, il secondo l’intuizione, movimento che torna a sé stesso e l’ultimo il dono radice, tre tematiche che di primo acchito potranno sembrare complesse, ma non è così, tutt’altro.
Le 172 pagine di questo condensato di saggezza sono come le ciliegie, una tira l’altra, le ho lette tutte d’un fiato, una danza di riflessioni che suscitano un gran senso di tranquillità e che invitano all’introspezione e a guardarsi attorno con altri occhi, prendendo la natura come esempio per raggiungere la pace interiore. La peculiarità di questo libro è che può essere letto partendo dal primo atto, dall’ultimo o da quello di mezzo, o scegliendo i capitoli istintivamente, a sensazione. É una sorta di girotondo nel quale si può entrare in qualsiasi punto e, presi dolcemente per mano, ci si trova magnificamente coinvolti.
Ho l’abitudine di sottolineare con la matita i passaggi delle letture che più mi colpiscono, con Se respiri stai danzando ho desistito sin dall’inizio, perché tutti i paragrafi sono degni di nota e di essere riletti per percepirne tutte le sfumature.
Come con tanti altri testi che mi hanno lasciato un segno profondo, non ho riposto questo libro su uno scaffale della libreria, ma l’ho tenuto a portata di mano per leggere ogni giorno un passaggio, un rito che mi invita a riflessioni quotidiane, una sorta di esercizio per vivere nella consapevolezza.

I fiori dell’arte li bagnerò con l’acqua della gioia e dei dispiaceri. Li inumidirò col sudore e cresceranno luminosi e trasparenti. Quando penserai di raccoglierli, sarò lì. A fartene dono senza reciderne i gambi, offrendo me stessa e loro insieme. La terra e i fiori, la madre e i suoi figli. Scaverò e non Ti darò pace finché non mi dirai che è giusto, che è così. Mi sento acqua dietro una roccia. Il cammino è graduale, ma vigoroso. Il fuoco brucia e parlerò un giorno e le parole saranno armonia, saranno danza dell’anima. Forse la mia voce potrà curare i cuori, un giorno danzerò ancora. Spegnerò il dolore.
Annamaria Gyietsu Epifania

Emanuela Trevisan Ghiringhelli

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