Nessuna distanza di luogo o lasso di tempo può ridurre l’amicizia di coloro che sono completamente persuasi del valore reciproco (Robert Southey)


Oggi è davvero una bella giornata, una di quelle che ti scalda il cuore e non solo grazie al tiepido sole.
Ho trovato nella cassetta delle lettere un biglietto di auguri per il mio compleanno proveniente da oltre oceano, precisamente da Libertyville, piccola cittadina dell’Illinois la cui area un tempo era abitata dagli indiani della tribù di Potawatomi.
Me l’ha inviato la mia più cara amica, Judy, con la quale condivido il giorno del compleanno. Entrambe siamo nate il 21 febbraio, lei nel 1938, io nel 1960 e nonostante i 22 anni che ci separano la nostra amicizia è molto, molto profonda, anche se negli ultimi 20 è diventata solo epistolare.
Ci siamo conosciute nel 1995 a Bregenz, amena cittadina austriaca sul lago di Costanza. Mio cugino Richard e sua moglie Barbara stavano facendo un viaggio in Germania con Judy e Leo, una coppia di amici, quindi abbiamo deciso di trascorrere un fine settimana insieme a metà strada e scegliendo il capoluogo lacustre del Vorarlberg.
Quando abbiamo saputo di condividere il compleanno, è nata immediatamente una buffa complicità, ricercando l’una nell’altra le affinità di due persone nate nello stesso giorno del segno zodiacale dei pesci, scoprendo che entrambe amiamo i gatti, fotografare, coltivare i fiori (lei nel suo giardino, io sul balcone), adoriamo i girasoli e la pizza.
Ma la cosa più sorprendente è stata l’intesa immediata, quando scoppiavamo a ridere simultaneamente o piombavamo istintivamente sullo stesso soggetto da fotografare.


Una volta ritornate nei nostri rispettivi paesi di origine abbiamo iniziato a scriverci lunghe lettere, rigorosamente manoscritte e spesso accompagnate da qualche foto dei nostri scatti più significativi, fino ai nostri successivi incontri nel 1999 a Viareggio e due anni dopo nella campagna toscana nei pressi di Lucca dove Judy e Leo stavano trascorrendo un periodo di vacanza.
Quella del 2001 è stata l’ultima volta che ci siamo viste, ma non abbiamo mai smesso di scriverci sia lettere che mail, condividendo foto e raccontandoci reciprocamente la nostra vita vissuta a 7.500 chilometri di distanza.
Per me Judy ha ricoperto anche il ruolo di una giovane mamma, che leggendomi capiva se c’era qualcosa che non girava per il verso giusto e con la quale mi sono spesso confidata, facendo tesoro dei suoi consigli.
Purtroppo Judy ha perso il suo amato Leo pochi giorni prima di Natale, ora vede pochissimo a causa di un glaucoma, ma fortunatamente è circondata dall’amore dei figli e nipoti che le stanno vicino.
L’aver ricevuto oggi il suo biglietto d’auguri mi ha molto commosso. Ci eravamo sentite via posta elettronica facendoci gli auguri reciprocamente, grazie all’aiuto della sua badante nel disbrigo della corrispondenza e a mia volta le ho scritto una lettera accompagnata dagli auguri per il suo compleanno.
Consapevole del suo grave problema alla vista non mi sarei mai aspettata di ricevere il suo biglietto augurale via posta, scelto con la solita cura che contradistingue Judy e una bellissima citazione molto significativa:

A volte un legame tra amici ha più significato di quanto le parole possano esprimere.
Questo è uno di questi momenti …
È un piacere festeggiarti oggi
Qualcuno che diventa più speciale e più apprezzato ogni anno che passa!
Samantha Chase Meyers

Grazie di cuore Judy, sei unica!

Emanuela Trevisan Ghiringhelli

5 risposte a "Nessuna distanza di luogo o lasso di tempo può ridurre l’amicizia di coloro che sono completamente persuasi del valore reciproco (Robert Southey)"

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