Domani in Lombardia non gireremo solo calendario, cambieremo anche colore, passando dal giallo, rappresentato dalla fetta di limone di questa foto, al colore dello spritz, forse uno degli imputati di questo mutamento cromatico della nostra regione, quell’aperitivo al quale è diventato difficile rinunciare anche in tempo di pandemia.
E’ inutile cercare un capro espiatorio per queste nuove restrizioni, i numeri dei contagi crescono e purtroppo sono troppe le persone che non rispettano le regole. Troppa gente è in giro senza le mascherine, assembramenti di persone fuori dai bar senza rispettare le distanze di sicurezza e certi supermercati che ormai non controllano più la temperatura, troppo spesso sono sprovvisti di igienizzante e gli ingressi non vengono contingentati.
Dall’altra parte ci sono i ristoranti, che sono costretti a chiudere (tranne per l’asporto), palestre, piste da sci, cinema e teatri che non possono riprendere le rispettive attività pur con il rigoroso rispetto delle norme di sicurezza.
Poi c’è il brutto esempio del calcio, con i recenti assembramenti dei tifosi fuori dagli stadi e i giocatori che continuano ad abbracciarsi dopo ogni goal come se nulla fosse, un brutto esempio per chi assiste agli incontri dal salotto di casa.
Per non parlare dei concorrenti del Grande Fratello VIP (per me le very important people sono di ben altra caratura) che vivono liberi, mostrando la totale mancanza di valori morali.
Ma la cosa che più m’infastidisce è il festival di Sanremo che prenderà il via la prossima settimana e ritengo potevamo risparmiarci in questo periodo di pandemia, con una ipotetica terza ondata alle porte e con una Liguria promossa ad hoc a regione gialla con un RT dello 0,94 contro lo 0,82 della Lombardia che invece è stata retrocessa.
É del 26 febbraio un articolo pubblicato su Money.it in merito ai compensi di conduttori e ospiti della kermesse sanremese che fa rabbrividire e soprattutto imbestialire tutti coloro che stanno aspettando da mesi i ristori, la cassa integrazione e soprattutto chi ha perso il lavoro o ha dovuto chiudere la propria attività. Un vero e proprio schiaffo morale.
Ma tutto questo fa parte del folklore del nostro bel paese.
Intanto molte persone continueranno comunque a fare ciò che vogliono a dispetto delle regole (vedi il rave alla darsena dei navigli a Milano) e solo grazie ai loro comportamenti, andremo avanti ad oltranza. Ad meliora et maiora semper!
Emanuela Trevisan Ghiringhelli
l’Italia e’ tutta un festival, il festival dei furbi, il festival dei politiKi, il festival dei voltagabbana, il festival dei vili … cosa vuoi che sia un festival di sanscemo, come lo chiamavano quando eravamo ragazzini? Vorra’ dire che alla fine ” la barca tornera’ sola” sperando che a mancare siano gli sciocchi e non i saggi, anche se in realta’ il piu’ delle volte e’ il contrario … Per aspera ad astra! Mai perdere la speranza …
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