L’alba di questo penultimo giorno dell’anno mi ha regalato una bellissima luna piena.
E’ ancora più affascinante velata da leggere nuvole. Come in una danza lenta, disegnano sulla sua superficie un susseguirsi di forme. La osservo a lungo, è lì sospesa ad ovest, cullata da quella leggera coltre di neve che ancora copre i tetti, quasi volesse ricordarle che l’hanno chiamata Luna Fredda.
I rami spogli degli alberi, che riposano in attesa della rinascita primaverile, pare la sorreggano mentre le immagini proiettate dalle nuvole si susseguono rapidamente come ombre cinesi. Mi pare di scorgere il profilo del della testa di un elefante, come quella del il Dio indù Ganesha considerato il Dio della fortuna, del successo e della saggezza, il miglior auspicio per il 2021, ma dura solo l’attimo di un passo di danza poi improvvisamente le nubi disegnano un piccolo cuore.


La fantasia mi trasposta, chiedo alla luna che sia sempre il nostro faro di speranza, che abbia la stessa influenza che esercita sulle maree, assistendoci ogni giorno del prossimo anno con la sua energia positiva.
Mi piacerebbe pensarla foriera di un futuro più roseo, ma purtroppo non è depositaria dei segreti del nostro destino.
Forse ha ragione il monaco e scrittore Matthieu Ricard con la citazione che ho scelto per questo post. Probabilmente sarebbe giusto fare un esercizio di introspezione della nostra mente per capire come andrà, in fondo siamo ancora in tempo per modificare quei pensieri che potrebbero farci vivere un futuro migliore.
Emanuela Trevisan Ghiringhelli
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