La casa, il nostro mondo, il nostro giardino


Mi piace pensare che la nostra casa sia il nostro giardino, immerso nel silenzio, circondato da stupende montagne all’orizzonte ed un immenso cielo stellato da ammirare nelle notti serene e ventose come quella del novilunio d’ottobre appena trascorsa.
Noi siamo due alberi con grandi radici profonde che in questi decenni trascorsi insieme han fatto sì che si intrecciassero tra di loro, vivendo in simbiosi e circondati da tante piante che scegliamo sempre seguendo solo l’istinto, per poi curarle con tanto amore.
Molte mi sono state regalate e non prendetemi per pazza, le ho battezzate con il nome della persone che me le hanno donate e ad alcune con quello di persone care che ci hanno lasciato.
Ho tante piante omonime che si chiamano Antonella ed è la loro specie a differenziarle; un’aspargina, un albero di Giada, tre vasi rigogliosi di sedum palmeri che d’estate colorano di giallo le ringhiere dei terrazzi, una primula obconica che mi aveva regalato per i miei 60 anni e delle belle di notte che purtroppo sono solo un bosco di foglie.
A far compagnia alle mie Antonelle, c’è l’elleboro Emanuela, l’aloe Barbara, le due orchidee bianche DaLù e Bruna, la rosa Alessandra, la begonia Valter, la nolina Anna il ficus benjamina Elena che abbiamo trovato nell’appartamento, lasciato dalla precedente proprietaria.

Poi ci sono le piante che abbiamo acquistato seguendo il cuore e che abbiamo scoperto hanno un significato sempre positivo; due kalanchoe, gialla e arancione, anticamente definito talismano della felicità, due piantine di bambù, simbolo di amore immortale, fedeltà, affidabilità, buona fortuna in famiglia, una sanseveria che in alcuni paesi orientali è associata alle tradizionali 8 virtù (lunga vita, prosperità, intelligenza, bellezza, arte, poesia, salute e forza), un altro albero di Giada che secondo la teoria del Feng-Shui è in grado di trasmettere energie positive, due schlumbergera, una rossa e una bianca, che simboleggiano solidità e rinascita.
Una maranta e una stromanthe dalle foglie che sembrano opere d’arte e hanno la particolarità alla sera di alzare le foglie come in una sorta di preghiera e una euphorbia candelabrum completano il nostro giardino che non è aperto a chiunque, solo alle persone che ne entrano in punta di piedi senza calpestarlo, rispettose della nostra natura, positive e solari.
E che dire delle fioriture estive sui terrazzi, dolce nettare che fa scoccare il magico bacio tra l’ape e il suo fiore, un gesto vitale per la sopravvivenza dell’ecosistema, un vero spettacolo della natura che mi fa sentire una privilegiata di poterlo ammirare.
Ci fanno compagnia due gatti molto dolci con i quali condividiamo la nostra vita e ci trasmettono tanta gioia, amore e tranquillità, quindi nel nostro giardino entra solo chi è ben disposto nei loro confronti, perché Kimi e Oliver sono parte integrante della nostra famiglia. L’allegro cinguettio un pò petulante di due coppie di variopinti pappagallini inseparabili e un rilassante acquario abitato da pesci di acqua dolce, completano il nostro giardino, un piccolo e accogliente Eden terreno che non ci fa desiderare altri idilliaci luoghi, perché come diceva il Mago di Oz: nessun posto è bello come casa mia.


Emanuela Trevisan Ghiringhelli

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