Forse è stato meglio così. La location doveva essere quella dei giardini di Palazzo Estense, sede del municipio di Varese, che ricordano il parco del castello di Schönbrunn e la meravigliosa musica dei due tra i più grandi compositori austriaci, Wolfgang Amadeus Mozart e Franz Joseph Haydn, che come in una sorta di macchina del tempo, ci avrebbe riportato nella Vienna imperiale.
Ci ha pensato Giove Pluvio a cambiare la destinazione del concerto dell’Orchestra dei Pomeriggi Musicali diretta dal Maestro Mario Roncuzzi, inserito nel programma del Varese Estense Festival per commemorare i 250 anni dalla seconda visita di Mozart in Italia e in collaborazione con la rassegna Musica nelle Residenze Storiche, della quale lo stesso Mario Roncuzzi è il Direttore Artistico.





L’evento si è così spostato nella Basilica di San Vittore, custode di pregevoli opere della scuola pittorica barocca lombarda, dove ai piedi dell’altare maggiore, gioiello del rococò lombardo, si è disposta l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, voluta nell’immediato dopoguerra dall’impresario teatrale Remigio Paone e il critico musicale Ferdinando Ballo per dare alla città meneghina un’orchestra da camera con un solido repertorio classico ed una specifica vocazione alla contemporaneità. Debuttò il 7 novembre 1945 al Teatro Nuovo di Milano con un programma che accostava Mozart e Beethoven a Stravinskij e Prokof’ev. Per l’orchestra, che dal 2001 ha sede presso il Teatro dal Verme di Milano, fu l’inizio di una lunga e consolidata storia di successi senza mai tradire le linee programmatiche dei padri fondatori, confermati dall’ampio repertorio che comprende i più grandi capolavori del Barocco, del Classicismo, del primo Romanticismo fino alla musica Contemporanea dei grandi del Novecento.







Il primo brano, Concerto di tre tempi per Clarinetto e orchestra K622, che il trentacinquenne Wolfgang Amadeus Mozart, malato e depresso, scrisse pochi mesi prima di morire nel dicembre 1791, inizia con la musica gioiosa dell’Allegro, che dopo una brevissima introduzione strumentale, catalizza l’attenzione per i virtuosismi del Clarinetto solista di un superlativo Maestro Marco Giani, che nel secondo movimento, l’Adagio, con le sue note alte e soavi porta quasi alla commozione, per poi concludere con l’esaltazione della virtuosità con le vivaci note del terzo movimento, il Rondò Allegro che conclude l’opera.
La magistrale esibizione dell’Orchestra e del primo Clarinetto de I Pomeriggi Musicali ha scatenato un interminabile e ripetuto applauso, richiamando più volte il Maestro Marco Giani, che ha concesso un breve ma intenso bis, forse un brano di Bach.





Dalla musica gioiosa del genio di Salisburgo, si è passati alla Sorpresa, la Sinfonia n° 94 dI Franz Joseph Haydn, strutturato in quattro movimenti, l’Adagio cantabile con due temi melodici per archi e fiati enfatizzati dall’oboe, l’Andante con un ensemble orchestrale esaltato dai “colpi di timpano” e dal “pizzicato”, per passare al festoso Minuetto con il Trio che trovo assomigliasse alle danze popolari delle feste contadine austriache, terminando con il gioioso e brillante “Allegro di molto” che mi ha evocato la musica di Mozart.
La seconda superlativa e superba esecuzione dell’Orchestra dei Pomeriggi Musicali e la direzione del Maestro Mario Roncuzzi sono state nuovamente ripagate da lunghi e fragorosi applausi, seguiti da un’ultima performance “fuori spettacolo”, la breve Sinfonia n° 10 K74 scritta da un giovanissimo Mozart, appena undicenne, prima di partire per il suo viaggio in Italia, commemorato in questa serata di Grande musica, un allegro che esalta tutta la giocosità dell’enfant prodige del settecento.



Al termine del concerto i ringraziamenti di Serena Nardi, direttrice artistica di Varese Estense Festival, sottolineando con il Maestro Roncuzzi, il ritorno dopo 24 anni nella Città Giardino dell’Orchestra de I Pomeriggi Musicali e auspicando future collaborazioni per le prossime edizioni di Musica nelle Residenze Storiche. Questo evento è stato anche una raccolta fondi a favore della Fondazione Il Circolo della Bontà di Varese e Serena Nardi ha quindi invitato al suo fianco il Presidente Gianni Spartà, che ha voluto ringraziare molto sentitamente i varesini per il loro grande cuore, che da sempre li vede pronti a dare il loro contributo solidale, anche e soprattutto in tempo di pandemia.

Desidero soffermarmi su uno dei più coinvolgenti protagonisti della serata, il Maestro Marco Giani, laureato con 110 e lode presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e vincitore in numerosi Concorsi Nazionali ed Internazionali, oltre ad essersi distinto nel 2012 tra i finalisti ed unico italiano ammesso, del prestigioso Concorso Internazionale di Musica ARD di Monaco di Baviera.
Nel 2009 e 2010 è stato membro della GMJO di Vienna sotto la direzione artistica del Maestro Claudio Abbado e con la quale ha suonato in diversi tour europei, inoltre vanta collaborazioni con numerose orchestre, esibendosi in alcune fra le più importanti sale concertistiche in tutta Europa, in Canada e negli USA quali il Musikverein di Vienna, Semperoper di Dresda, Konzerthaus di Berlino, Louise M. Davies Symphony Hall di San Francisco, Toronto Roy Thomson Hall, Carnegie Hall di New York. In qualità di solista si è esibito oltre che da primo Clarinetto dell’Orchestra de I Pomeriggi Musicali, anche con la Münchener Kammerorchester (ARD), i Kapelle Dresden Solisten e la Deutsche Staatsphilharmonie Rheinland-Pfalz.
Prima di scrivere la parola fine all’indimenticabile serata del 7 luglio 2021 e non da ultimo, voglio ricordare anche la prestigiosa carriera del Maestro Mario Roncuzzi, violinista de I Pomeriggi Musicali,ha debuttato come direttore d’orchestra nel 2005, ottenendo ovunque unanimi consensi di pubblico e critica e dal 2008 è direttore dell’Orchestra da Camera di Engelberg.
Ha diretto i Virtuosi dei Berliner Philarmoniker e l’Orchestra da Camera Fiorentina, della quale è ospite abituale, l’Orchestra del Festival di Bellagio, l’Orchestra Guido Cantelli, l’Orchestra Filarmonica Italiana e la “sua” Orchestra I Pomeriggi Musicali.
Conosco Mario da più di quarant’anni, nelle giornate estive lo ascoltavo, quando da ragazzino si esercitava con il suo violino sul terrazzo di casa. Il più bel regalo che ho ricevuto per il nostro matrimonio, nel lontano 1981, è stato il suo, suonando in chiesa un repertorio che spaziava da Beethoven, Schubert, Gounod e Vivaldi, facendomi piangere tante lacrime per l’emozione che mi trasmetteva quella musica, che ha reso ancora più speciale quell’importante momento della nostra vita. Ieri sera l’ho visto dirigere per la prima volta facendomi nuovamente emozionare, per quel suo modo di guidare l’orchestra come in una danza, leggendo la musica prima nel cuore poi sullo spartito.
Emanuela Trevisan Ghiringhelli
Rispondi