QRT e vado in letargo con la mia radio…


Avevo preparato tutto nei minimi particolari, dall’allestimento del mio piccolo shack improvvisato sotto il canvas di Frida Kahlo e ponendo vicino al tavolo la mia Euphorbia Canariensis, il tutto per dare un tocco di femminilità alla mia postazione. Mi sono anche divertita a fare un disegno ispirato all’Antartide, che ho appeso sulla mensola del calorifero e che, oltre a dare un pò di colore, mi ha facilitato il compito nello spelling del nominativo speciale e della referenza WAP. Ho voluto che fosse tutto perfetto per il mio ritorno all’attività radio, che mi avrebbe vista impegnata per un’intera settimana, quasi seguendo una sorta di rituale di buon auspicio.
Con il passare degli anni, spesso si cambia il modo di vedere le cose e al di là dei miei gravi problemi di ipoacusia, risolti grazie all’utilizzo di ottime protesi acustiche, il mio interesse nella radio era scemato da tempo. Se devo dirla tutta e con la massima sincerità, in quest’ultimo quinquennio ho sempre acceso la radio spronata da Fulvio, soprattutto perchè glielo dovevo per il suo impegno e lavoro nell’allestire un’impianto d’antenna, che seppur di fortuna, mi permette comunque di togliermi qualche bella soddisfazione.
Per addolcirmi la pillola, avevo partecipato prima al DOYL Contest in ricordo di Carine F5ISY nel weekend 13-14 novembre 2021 (esperienza molto deludente) e dopo un anno, dal 18 al 21 novembre 2022, ho fatto un’attivazione newone del Diploma dei Castelli Italiani che mi ha consentito di mettere a log 188 QSO e di divertirmi.
Ero quasi del tutto convinta che quest’ultima mia esperienza in occasione dell’Antarctic Activity Week potesse far scoccare la scintilla e riaccendere nuovamente la passione per la radio, ma purtroppo non è andata così.
Sebbene uscissi con un nominativo speciale nuovo di zecca, ho rimpianto i QSO serali di quando ho iniziato ad appassionarmi a questo hobby, quando trovavo OM con i quali si parlava di radio, imparando sempre cose nuove. Non so quante ore avevo trascorso una trentina di anni fa, quando il mio nominativo era ancora IW2MCN, parlando con Frate Arnaldo I1FAC (SK) sul ripetitore del Monte Beigua, facendo tesoro delle sue lezioni di teoria e colmando quelle lacune lasciate dal corso molto approssimativo per la preparazione agli esami di radioamatore.
Tra tutti i QSO fatti in questi giorni, a parte le occasioni per ritrovare e salutare gli amici, quello che più mi lascerà un piacevole ricordo è il collegamento con Michele I2SRM di Cermenate (QRB di soli 35 km circa), che mi ha collegato con un Drake T-4XB del 1956, raccontandomi della sua passione per l’autocostruzione sperimentata da quanto divenne Radioamatore nel lontano 1968 e portata avanti fino ad oggi.
Sarò un’inguaribile romantica, ma è bello ascoltare una voce, i racconti delle sperimentazioni e non limitarsi a mettere a log una stazione dopo essersi scambiati un asettico 59 convenzionale.


É altrettanto bello ricevere i rapporti di ascolto da parte degli SWL, in questa occasione da Sergio I3-6031-BZ e da Diego EA5005 da Vigo, veri appassionati dell’etere che stimo molto, come il mio mentore, Maurizio I1-21171, nonché IZ1CRR, che ha seguito i miei QSO del 22 febbraio e grazie al quale ho imparato ad operare in HF quando oltre vent’anni fa ho ottenuto il nominativo che mi ha aperto le porte sul mondo delle onde corte, una volta superato l’esame di CW. Mi ha insegnato quali fossero le frequenze DX e Iota di ogni banda, come settare la radio per un QSO in split e sopratutto ad ascoltare prima di rispondere a un DXer, importanti nozioni che la sezione ARI alla quale ero iscritta, non aveva mai rivelato ai nuovi patentati e facendo sì che andassimo in radio come dilettanti allo sbaraglio.
In questi giorni scorrendo il cluster ho visto che la maggior parte dei DX ora si fanno in FT-8 e questo modo di trasmissione è il consiglio che spesso mi sento ripetere. Sarò testarda, ma la mia concezione di radio si ferma alla fonia, una parvenza di umanità data da una voce, anche flebile ed udibile anche solo per una manciata di secondi.
Sono anche consapevole che i segmenti di banda dedicati alla fonia ormai sono saturi dalle chiamate di attivatori dei tanti, troppi diplomi. Al di là dei canonici DCI, DLI, IFFA, SOTA, POTA, DAI e qualcun altro che mi sfugge, penso che ce ne siano in giro davvero troppi e di assurdi. In questi giorni ho visto spottare stazioni che chiamavano per il diploma di San Valentino, dei segni dello zodiaco, dei 12 apostoli… sembra che l’etere sia diventato una pantomima varie Giornate Mondiali e Nazionali, che ormai hanno saturato tutto il calendario annuale con le varie commemorazioni.
Non è questa la radio che fa per me, quella delle potenze esagerate per fare QSO locali e che generano disturbi fino a 5 kilocicli sopra e sotto la frequenza in uso, delle stazioni che non rispettano le chiamate selettive dei DXERs a zone o a numeri, sovramodulando i corrispondenti o rispondendo in simplex a una chiamata in split. Purtroppo sono sempre più rari i Gentlemen dell’etere.
Voglio terminare con una frase molto significativa, tratta dalla pagina di QRZ di Michele I2SRM e che ho tradotto:

Oggi 29/06/2010 sono in QRT da 2 anni… non ho amici per continuare… la mia antenna va bene per raccogliere le rondini pronte a lasciare l’Italia, quando arriva il freddo… forse tornerò in onda … ma al momento… sembra negativo. 73 a tutti e 51.


Stamattina e con un giorno di anticipo, Fulvio ha ammainato il dipolo Kelemen dal balcone a causa del fortissimo vento, ha riposto il Yaesu FT-450D e l’alimentatore in un armadio, decretando quindi il QRT definitivo di II2YLSP con 141 QSO a log e 29 country lavorati, tra i quali PY (Brasile), KP4 (Puerto Rico) e HC (Ecuador).
Non so quando mi tornerà nuovamente la voglia di accendere ancora la radio. Non sarà certo per incrementare lo score DXCC di IZ2ELV; non so nemmeno quanti country ho all’attivo e tanto meno ho la classica mappa mondiale appesa a una parete con le bandierine sui paesi confermati, ma sarà solo per il piacere di fare qualche sano QSO parlando di radio.

Grazie a tutte le Stazioni che mi hanno collegato e agli SWL che mi hanno ascoltato!….alla prossima!

73’ Emanuela IZ2ELV

10 risposte a "QRT e vado in letargo con la mia radio…"

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  1. Internet ha dato una sonora mazzata al mondo radioamatoriale, ma sta a noi cercare di mantenerlo a galla in questo mare di pressappochismo in cui viviamo.
    Sono un radioamatore decisamente giovane (a livello di nominativo), che ha intrapreso tardi questa strada che mi attirava fin da quando, quindicenne, muovevo i miei primi passi in 11 metri grazie ai baracchini di mio padre e di mia madre.
    Spero di riuscire a trasmettere questa passione anche a mio figlio, che come tanti suoi coetanei vivono fagocitati da Internet e considerano la radio come in passatempo da ottuagenari.

    73 de IU1MOZ

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    1. Ciao Mauro,
      Ti ringrazio per la tua testimonianza e condivido il tuo pensiero. Ho visitato la tua pagina di QRZ, complimenti! È molto bella la foto del tuo bambino con il palmare… spero che sia di buon auspicio che il suo interesse per la radio cresca pari passo a lui.
      Non so se hai girato un po’ nella sezione Ham Radio del mio blog, ci sono un paio di articoli che testimoniano il nostro impegno, anni fa, di introdurre il nostro mondo nelle scuole e all’oratorio feriale. A parte un flebile “entusiasmo” iniziale, tutto è svanito nel nulla. Abbiamo tentato anche con una “caccia alla volpe”, sperando che l’ARDF fosse l’approccio più azzeccato con i ragazzi. Negativo. Ma la cosa più sconcertante per i nostri amici con prole, che nessuno dei loro figli si sia mai interessato alla radio… e sono tanti! Ovviamente i videogiochi e internet hanno catalizzato l’attenzione dei ragazzi e così m, ahimè, noi “OM” siamo rimasti gli unici a conoscere la geografia a menadito! Hi!
      73’ Emanuela IZ2ELV

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  2. “Quando finisce un amore”, non è solo il titolo di una canzone, è anche la frase che meglio rende l’idea del decadimento della passione per la radio, che ci ha preso tutti. Anche io sono uno di quelli interessati dal “decadimento”, anche se la passione per la radio mi ha solo sfiorato negli anni e non mi ha mai preso totalmente come è successo a te e ad altri. Che dire, buon letargo a noi ! 73 a tutti ! IK8VNM – Mauro.

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    1. È sbagliato arrendersi, perché facendo così i nostri figli non potranno capire quanta passione ci sia dietro al mondo della radio, che è ben diverso da quello della pappa pronta che Internet ha portato in tutte le case.
      E chi continua a guardarci con commiserazione pensando “Ma a cosa servono le radio? C’è WhatsApp… ” ha perso un’ottima occasione per mettersi alla prova ed impostare a distinguersi nell’etere.

      IU1MOZ

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  3. Sono radiamatore dal 1981 e dopo tanti amni di QRT sonobtornato in radio. Sarà che detesto e non uso i social, non voglio wa, ma in radio trovo sempre qualcuno con cui scambiare due parole. E poi anche ascoltare fa compagnia. Dai, ritira fuori quel 450! La radio non e solo QSO ma anche un modo di intendere la vuta, specialmente in questa orribile epoca. 73

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    1. Sicuramente accenderó ancora presto il 450 anche se non sempre i QSO con YL che non si limitano a un 59 sono graditi; troppo spesso vieni trattata come una che si è guadagnata la patente per chissà quale merito e quindi non capisci nulla di radiotecnica. Buon weekend!

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  4. Non bisogna arrendersi nemmeno di fronte a chi, come mia sorella, mi dice “Ma a che cacchio servono le radio che ci sono Internet e Whatsapp?” o incredulo si domanda se i radioamatori esistono ancora.
    E ci sono anche quelli che, come vengono a sapere che sei Radioamatore, ti fanno cascare le balle per terra esclamando “Aaahhh, ma usi il Cicucì!”, nonostante tutta la fatica fatta per studiare e conseguire una patente ministeriale.
    Ci sono tantissimi ripetitori lasciati sotto polvere e ragnatele, sta a noi riportarli in vita nonostante portantari, pirati e psicopatici vari.
    Se i tanti radioamatori che vivono facendo FT8 o DMR/C4FM ritornassero all’analogico credo che sui ponti ci sarebbe molto affollamento.

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