Lettera aperta di auguri natalizi al Sindaco di Azzate


Buongiorno Signor Sindaco,

si avvicina l’ultimo Natale del Suo secondo mandato e, non sapendo se vorrà ricandidarsi o meno, nonché se le urne La confermeranno, ritengo doveroso porgere gli auguri di Buone Feste al primo cittadino che ha speso ben nove anni alla guida di Azzate.
Ho avuto modo di incontrarla di sfuggita una sola volta, il 1° settembre scorso, quando – in occasione dell’incontro pubblico con Coinger al Teatro Castellani – Le ho consegnato la copia cartacea della lettera aperta che avevo pubblicato il 18 agosto 2022 su queste pagine.
Abito ad Azzate solamente dal mese di marzo del 2018, mio marito è nato nel cuore del centro storico 65 anni fa, in Piazza Cairoli, e nel nostro Paese ha lavorato per oltre vent’anni.
Perdoni la mia schiettezza, che non vuole essere irriverente nei Suoi confronti, ma alle ultime amministrative ho votato un’altra lista, composta da persone che conosco da diversi lustri e soprattutto che stimo. Avendo già le idee chiare, non mi ero nemmeno presa la briga di leggere il programma elettorale di “PROGETTO COMUNE”, cosa che ho fatto in questi giorni, incuriosita di quanti punti siano andati a buon fine a circa sei mesi dalla fine del mandato dell’attuale Amministrazione Comunale.
Ho quindi scaricato dal sito istituzionale del Comune di Azzate il Documento Unico di Programmazione Semplificato 2022 – 2024 e da pag. 12 a pag. 22 ho trovato le linee programmatiche del mandato 2018-2023, che parte male sin dall’inizio: quella fantomatica dote di un milione di euro, destinata alla “finalizzazione dell’intervento sull’edificio comunale, ottenuti con la partecipazione al bando Bellezza, offre la possibilità di una progettazione condivisa degli interventi e della destinazione degli spazi a uso di tutta la comunità”, una sorta di bandiera della Sua lista e che si è rivelata solo uno specchietto per le allodole.
Questo programma elettorale mi ricorda molto quel bellissimo romanzo favolistico scritto da Lewis Carroll, “Alice nel paese delle meraviglie”, una sorta di viaggio tra sogno e surrealismo. Non a caso, l’ultimo punto delle linee programmatiche l’avete chiamato “SOGNO ANCH’IO”, ma della bella fiaba, che cela molti insegnamenti, ha ben poco o nulla da spartire.
Ovviamente non esaminerò punto per punto. Qualsiasi Concittadino, un po’ curioso come me, può scaricare questo documento al link https://comune.azzate.va.it/amministrazione-trasparente/sezioni/599698-documenti-programmazione-strategico-gestionale/contenuti/514168-dup-documento-unico-programmazione-2021-2023 e valutarlo personalmente, bensì mi limito ad esaminare alcuni punti che comunque ritengo interesseranno gran parte della nostra Comunità.
Voglio iniziare dalla comunicazione, dalla promessa disattesa di un gruppo di Facebook legato alla pagina ufficiale del Comune, che funga da interscambio di segnalazioni, idee e suggerimenti, uno strumento richiesto più volte a gran voce dagli iscritti al gruppo “Sei di Azzate se…” e sempre disatteso.
Sono testimone che “a segnalazione del problema da parte del cittadino che riguardi la comunità, si interviene il prima possibile con le risorse disponibili” non siete per nulla solerti! In data 3 ottobre 2018 Vi ho inoltrato una PEC in merito alla pericolosità del doppio senso di marcia in via delle Peschiere, in prossimità delle scuole, nell’orario di sosta degli autobus adibiti al trasporto degli alunni. Ad oggi non ho ricevuto alcun riscontro e il problema è stato risolto nella primavera del 2022, istituendo un senso unico dalle ore 13:45 alle 14:15.
E che dire del bilancio partecipato? Non solo non viene coinvolta la cittadinanza, ma dai Consigli Comunali – che seguo costantemente in streaming – mi pare che non ci sia mai stata la volontà di coinvolgere attivamente anche i Consiglieri di minoranza. Penso Signor Sindaco, e ritengo di non essere la sola, che una volta insediatasi l’Amministrazione Comunale dovrebbe dimenticare le contrapposizioni della campagna elettorale e lavorare in sinergia con i Consiglieri di minoranza per il bene del Paese, in quanto rappresentano quella parte di Azzatesi che li ha votati. A tale proposito Le ricordo, Signor Sindaco, che la Sua lista “PROGETTO COMUNE” ha convinto gli 807 elettori che hanno riposto in Lei la fiducia, pari al 41,94% dei votanti, ma che in realtà non rappresentano la maggioranza di chi si è recato alle urne, in quanto 1.117 preferenze totali sono andate alle liste “INSIEME PER AZZATE” e “AZZATE IN VALBOSSA”, raggiungendo quindi il 58,05%… ma vince chi prende più voti, quindi questi numeri sono solo una mera considerazione.
E sempre a proposito di Consigli Comunali (in presenza), non mi risulta sia stato istituito un “successivo momento di scambio di idee con i Cittadini e una sorta di question time” (come promesso in campagna elettorale). É evidente che non desiderate ascoltare la nostra voce.
I rapporti con i commercianti non mi pare siano idilliaci (vedi ad esempio sgombero neve nei parcheggi nel dicembre 2020 ed aumenti spropositati della TARI 2022), ma c’è ben altro.
Recentemente l’Assessore al Commercio, Signora Barbarito, ha conferito un riconoscimento alla Pasticceria Marcolli (in seconda battuta, dopo che il 10 novembre è stata premiata dalla Regione Lombardia) e a Nicora Gioielleria, “Attività storiche non solo, ma famiglie con un valore aggiunto. Un esempio per le giovani generazioni”.
Lungi da me pensare che per l’Amministrazione Comunale esistano figli e figliastri, quindi Le chiedo, Signor Sindaco, siete sicuri di non aver dimenticato altre attività storiche di Azzate? Mi permetto, Signor Sindaco, di segnalarne una a caso, che non ha mai ricevuto alcun riconoscimento, nemmeno nel 2020, quando ha celebrato il suo centenario: la Macelleria Sassi. Il compianto Signor Ugo Sassi iniziò a lavorare in questa macelleria come garzone nel 1935, divenendone poi titolare negli anni ’60, quindi passando le redini al figlio Ruggiero. E pensare, Signor Sindaco, che non c’era bisogno di perdere tempo a spulciare scartoffie per sapere che l’attività della Macelleria Sassi risale al 1920, bastava osservare attentamente la targa posta alla destra del negozio,
Alla luce di quanto sopra, mi permetta, Signor Sindaco, di consigliare alla Vicesindaco, Signora Barbarito, di verificare che non vi siano altre realtà che meritino tale riconoscimento e di correre ai ripari.
Per quanto riguarda la Cultura, conferme a parte, mi pare abbiate scritto tante belle parole che sono rimaste tali. Azzate era il Comune capofila del progetto “Ecomuseo delle Piane e dei Luoghi Viscontei del Varesotto” che avrebbe dato molta visibilità al nostro paese, ma la Sua Amministrazione ha preferito rinunciarvi, cedendo il privilegio al Comune di Jerago.
Temendo di essermi persa gli eventi precedenti, quest’anno ho atteso con ansia il 21 novembre, la Giornata nazionale degli Alberi, pensando di poter assistere alla piantumazione di un nuovo albero per ogni neonato di questo 2022, altro punto del programma elettorale di “PROGETTO COMUNE”, ma purtroppo il mio entusiasmo è svanito nel nulla.
Volevate destinare “una parte del budget (quella fantomatica dote di un milione di euro – n.d.r.) per progettare e curare un “Giardino aromatico” del Comune. Un bellissimo progetto e soprattutto penso che qualche pensionato azzatese si sarebbe proposto volontariamente per contribuirne alla cura.
E invece che cosa avete fatto? Avete utilizzato il contributo per opere pubbliche della Regione Lombardia di 180.000 Euro (+ 319.918 Euro appena stanziati per il secondo lotto), per l’area del Monumento dei Caduti, aggiungendo al progetto altri soldi pubblici e raggiungendo attualmente un preventivo del costo finale dell’opera pari a 1.100.000 Euro, parte dei quali serviti per riempire l’area di manufatti di cemento, altri per l’antico cimitero annesso e del quale, pare, qualcuno non fosse a conoscenza.
Mi permetto di segnalarle, Signor Sindaco, che nel sito aciate.blogspot.com, un fiore all’occhiello per quanto riguarda la storia di Azzate, a cura del Dottor Giancarlo Vettore, si parla del cimitero di San Rocco: “Qualche anno prima, nel 1882, viene convocato il Consiglio Comunale di Azzate per il giorno 26 giugno e vi partecipa in qualità di consigliere il commendator ingegner Antonio Caneva, che supponiamo abitasse nella villa di cui sopra, e nella sua veste di membro della Commissione appositamente costituita illustra i progetti dell’ampliamento del Cimitero di Azzate annesso all’Oratorio di S. Rocco”. Rimango basita che questa Amministrazione non ne fosse a conoscenza!
Signor Sindaco, cortesemente vorrebbe spiegare ai Cittadini, come mai avete realizzato, un po’ alla cieca, l’unica opera che non era prevista tra le linee programmatiche del mandato 2018-2023, spendendo ben 500.000 Euro degli Azzatesi?
Se non voleva usare quel primo contributo della Regione Lombardia di 180.000 Euro per sistemare marciapiedi, scuole, palazzo comunale o quant’altro avesse avuto (e abbia) bisogno di una sistemata, ma preferiva destinarla ad un’opera nuova o da rinnovare, perché Signor Sindaco non avete pensato di impiegarlo per la realizzazione del “progetto di recupero del sentiero pedonale che da via Mascagni arriva in via Rossini, con partenza appena sopra la cascina Prada” che avrebbe collegato il paese di Azzate alla ciclopedonale del Lago di Varese, un percorso fruibile anche da chi si dedica al cicloturismo percorrendo le ciclabili, permettendo loro di conoscere il nostro paese ed evitando di percorrere strade altamente pericolose (leggi via Maccana).
Che dire Signor Sindaco… non voglio dilungarmi oltre. Lascio agli Azzatesi le loro considerazioni e, per chi volesse approfondire l’argomento, andandosi a leggere l’intero programma elettorale di “PROGETTO COMUNE” e trarne le personali conclusioni.
Da parte mia, da cittadina azzatese, non le dirò grazie per i due regali eclatanti che mi ha fatto con i soldi anche delle mie tasse: l’opera faraonica di cui sopra (in termini economici) e la gestione scellerata da parte di Coinger della nuova TARIP, figlia del suo primo mandato. A proposito di Coinger, Le chiedo, Signor Sindaco e penso di farmi portavoce di molti azzatesi, se il Comune di Azzate abbia votato a favore o meno in merito all’acquisto della nuova sede di Cavaria, del costo di 1.450.000 Euro, che ospita il magazzino delle ormai mitiche mastelle di design e i futuri bidoni per le utenze commerciali, attualmente non disponibili, oltre a una nuova sala riunioni, all’ufficio di rappresentanza dell’Amministratore Delegato ed a quelli dei dipendenti, compresi i quattro nuovi impiegati neo-assunti… E io pago!

Concludo con questa citazione che ho preso in prestito dai Sermones di Sant’Agostino d’Ipona, “Humanum fuit errare, diabolicum est per animositatem in errore maner” (Era umano errare, è diabolico rimanere nell’errore per animosità), augurando a Lei, Signor Sindaco e a tutta l’Amministrazione Comunale un Sereno Santo Natale!

Emanuela Trevisan Ghiringhelli

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