La mia sveglia miciosa non perde un colpo. Inizia Kimi con il suo ritmico miagolio, che non riesco a sentire ma è una sorta di parola d’ordine per Oliver, che balza sul letto, si siede accanto a me e con la zampina mi picchia sulla spalla finché non mi apro gli occhi e gli faccio una carezza.
É ora di alzarmi, preparo le due ciotole di pappa, quindi li divido: Oliver in cameretta con la sua appetitosa pappa al tonno e gamberetti e Kimi in soggiorno, bramoso di mangiare quei bocconcini per diabetici dall’odore disgustoso. Sono 12 ore che non tocca cibo e la fame è proprio tanta, ma non può fare lo schizzinoso e accetta di buon grado quello che passa il convento.
Butto un’occhiata fuori dalla porta finestra, manca ancora un pò all’alba e si prospetta una giornata nuvolosa. Preparo la colazione che consumo con calma, giusto il tempo per vedere un cielo mozzafiato, il grigiore delle nuvole che esaltano l’arancione della luce del sole che sta per sorgere, donando enfasi alle sagome delle montagne all’orizzonte e una Grigna spettacolare.
Oggi per me è una sorta di compleanno, il 1° ottobre 2019 segna l’inizio di una nuova vita, quel pensionamento che mi sta dando preziose lezioni giorno dopo giorno.
Mi ha insegnato a vivere nella consapevolezza dando più valore al tempo, ad apprezzare le cose semplici, ad aprimi gli occhi, realizzando che dovevo smettere di cercare la felicità, perchè è sempre stata vicino a me, anche se non me ne rendevo conto.
A poco a poco ho imparato l’importanza dell’essenziale, ciò che ho bisogno per proseguire col cuore più leggero e con saggezza, anche a giudicare diversamente gli episodi negativi della mia vita, trasformandoli in preziosi insegnamenti e vedendone solo il lato positivo,.
Forse inconsapevolmente ho scelto di iniziare questa fase della mia vita nel mese che meglio rappresenta il lungo percorso dell’esistenza come una metafora, l’ultima tappa di un viaggio iniziato con la semina e che si conclude con il raccolto degli ultimi frutti maturi prima dell’inverno, stagione in cui la natura va in letargo.
Pur essendo il decimo mese dell’anno, il suo nome lo lega indissolubilmente al numero otto, che per le alcune antiche tradizioni occidentali rappresenta la perfezione, l’equilibrio cosmico, l’infinito, il cui simbolo è la lemniscata “∞”, un 8 in orizzontale. In Cina le forze della natura sono 8 e derivano dall’unione del Yin e del Yang. Il testo sacro del taoismo, il Libro dei Mutamenti (Zhou Yi), descrive le leggi universali e i loro movimenti, ovvero le Otto Energie Celesti (Bagua): il Cielo (Qian), il Lago (Dui), il Fuoco (Li), il Tuono (Zhen), il Vento (Xun), l’Acqua (Kan), la Montagna (Gen), la Terra (Kun).
Anche nella filosofia buddhista è un numero fondamentale: 8 sono i raggi che compongono la ruota del Dharma che rappresentano il Nobile Ottuplice Sentiero che indica la via della liberazione della sofferenza: Retta Visione (Sammā diṭṭhi), Retta Intenzione (Sammā saṃkappa), Retta Parola (Sammā vācā), Retta Azione (Sammā kammanta), Retta Sussistenza (Sammā ājīva), Retto Sforzo (Sammā vāyāma), Retta Presenza mentale (Sammā sati), Retta Concentrazione (Sammā samādhi).
In linea con le caratteristiche del segno zodiacale della Bilancia, Ottobre m’invita a prendermi più cura di me stessa, a riflettere sui doni e lezioni che ho ricevuto e a dimostrarne gratitudine. Le prime nebbie gli donano un non so che di enigmatico, le sue notti magiche e la natura che si trasforma simbolicamente in un prezioso gioiello vestendosi dei colori dell’oro, del rame e del rubino, sfumature cromatiche scaldano il cuore, gli regalano quel un tocco di misticismo che lo rende un mese davvero speciale.
Emanuela Trevisan Ghiringhelli
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