Da un pò di tempo a questa parte preferisco avere un approccio intimo con l’Arte, quando non c’è nessuno e posso percepire tutte le sfumature delle sensazioni che trasmette, in questo modo esco sicuramente arricchita dalla mia visita alla mostra. Oggi è andata proprio così. Grazie alla cortese disponibilità dell’amica Carla Tocchetti, curatrice dell’evento Conversations with emotional journeys dell’Artista elvetico Giacomo “Jack” Braglia e promossa dalla Fondazione Gabriele e Anna Braglia in collaborazione con la Comunità MAMI, ho potuto visitare l’esposizione prima del vernissage che sia tenuto alle 15:30 di sabato 10 settembre, presso il Battistero di Velate.
Mi sono sempre trovata in sintonia con le scelte di Carla, ho sempre apprezzato molto le opere degli Artisti che hanno esposto in quello che è diventato un importante polo culturale varesino e che oggi ha fatto un ulteriore salto di qualità ospitando l’Artista di Lugano, classe 1996, che nonostante la sua giovane età, è già protagonista da qualche anno di importanti mostre personali ospitate dalla Galleria Contini a Londra, Venezia, Cortina d’Ampezzo, ha esposto alla fiera d’arte internazionale Artrooms di Londra e nel 2019 alla Biennale di Venezia. Queste sono solo alcune delle mostre a cui ha partecipato, il suo portfolio è davvero invidiabile, fino ad arrivare all’esposizione di giugno 2022 all’ADI Design Museum di Milano, in occasione della Design Week, con le stesse opere che da oggi e fino al 2 ottobre sono esposte nell’Oratorio di San Domenico.





Jack coltiva la passione della fotografia sin dall’età di undici anni quando gli viene regalata la sua prima reflex. Il suo viaggio artistico ha inizio in Etiopia, quando sedicenne di reca per volontariato e con i suoi scatti ne racconta la cultura e i paesaggi. La fotografia diventa per Jack il mezzo per testimoniare tematiche sociali, ambientali, del cambiamento climatico e per scoprire le culture di altri continenti.
Trasferitosi a Londra, si laurea in Global Management alla Regents University, quindi consegue un master in International Marketing presso la HULT Business School, frequentando contemporaneamente corsi di fotografia e workshop che gli permettono di sperimentare nuove tecniche, tra cui il wrapping, adesivi fotografici su gesso o alluminio. Ispirato dalle sculture della storia dell’Arte dell’antica Grecia, dei Romani e dei grandi Maestri italiani, i suoi scatti assumono diverse forme, dagli scudi, busti o labbra, ma anche opere di Street Art come bottiglie schiacciate, una sorta di campagna di sensibilizzazione contro l’inquinamento da plastica degli oceani.








Quella che mi si è presentata davanti oggi è una serie di opere dalla forma di grandi bocche che ricordano le antiche sculture marmoree, rivestite dagli scatti di Giacomo Braglia che seguono perfettamente le curve sinuose delle labbra, che ho colto come un duplice modo di comunicare la sua Arte: con un sussurro e ponendola con la delicatezza di un bacio. Testimonianze dei suoi viaggi in Australia, Cina, Giappone, Namibia, Nuova Zelanda e Portogallo, scelte tra migliaia di scatti per trasmettere intime emozioni.
Ho avuto l’onore di conoscere Giacomo “Jack” Braglia e ho potuto intrattenermi a parlare con lui per pochi minuti, scoprendo di avere in comune la passione per il Giappone. Un Artista dalla grande sensibilità che trasforma con grande maestria i suoi scatti in sculture tridimensionali che trasmettono emozione e stupore per la perfetta metamorfosi.
Un grande Artista anche se molto giovane, che sicuramente sta dando e darà un importante contributo allo sviluppo di nuove tecniche di quell’Arte, che come afferma Carla Tocchetti, ricordando la citazione di Dostoevskij, è la bellezza che salverà il mondo.
Non posso che complimentarmi con l’amica Carla, affermata promotrice della Cultura varesina, per aver portato al Battistero di Velate un Artista di fama internazionale, che sicuramente con le sue opere saprà avvicinare molti giovani all’Arte.
Sarà possibile visitare la mostra fino al 2 ottobre, il sabato e la domenica, dalle 11:00 alle 13:00 e nel pomeriggio dalle 15:00 alle 18.00.
Per visite infrasettimanali e informazioni scrivere a battisterodivelate@gmail.com
Emanuela Trevisan Ghiringhelli
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