Coinger sceglie Varesenews per dare le prime risposte, che lasciano l’amaro in bocca


A dieci giorni dalla pubblicazione del mio primo articolo sulla Tariffa Puntuale di Bacino, eccomi con il secondo capitolo di quella che, suppongo, sarà una lunga serie.
Questa volta lo spunto me l’ha dato l’articolo pubblicato da Varesenews in data 9 agosto 2022 e propinatami da Google News, che, tenuto conto dei miei approfondimenti trovati recentemente grazie al motore di ricerca di Mountain View, me l’ha servito su un piatto d’argento.
Nello specifico il suddetto quotidiano online ha pubblicato le risposte di Coinger ad alcuni chiarimenti richiesti dagli utenti che vi invito a leggere a questo link e dei quali commenterò solo alcuni punti corrispondenti al numero corrispondente ad ogni quesito.

2) Come mai l’opuscolo descrittivo del nuovo servizio e consegnato a tutte le utenze non è stato specificato il conferimento minimo per ogni rifiuto, in una semplice e chiara tabella (come quella relativa al materiale che verrà consegnato ad ogni famiglia ) e soprattutto il relativo costo del servizio per ogni tipologia di rifiuto? Coinger è già a conoscenza del volume delle raccolte in ogni comune, l’unica differenza è che al momento il rifiuto non è collegato ad un’utenza, ma i costi globali sono noti e quindi ben calcolabili.

4) Naturalmente il costo dei distributori automatici e la relativa manutenzione graverà sulle varie utenze. Questo servizio automatizzato non tiene conto delle difficoltà che potranno incontrare molti anziani ad accedervi.

5) Il costo della raccolta del sacco arancione per i rifiuti igienico sanitari (pannolini, pannolini e traverse) rientrerà nei costi generali, mentre quello relativo allo smaltimento sarà a carico dell’utenza che ne richiede il servizio. Ritengo sia molto discriminante nei confronti delle fasce più deboli delle comunità (anziani e bambini). Inoltre NON è ammissibile tenere in casa questa tipologia di rifiuto per due settimane, NON è assolutamente igienico!

6) Coinger asserisce:
“il cittadino diventa responsabile delle proprie scelte e del costo del servizio”. Mi riallaccio al punto 2) ovvero il costo del servizio deve essere chiaro subito!
“il progetto risponde pienamente alle direttive comunitarie in tema di salvarguardia e protezione dell’ambiente secondo il dettame “chi inquina paga”, cioè “più produci rifiuti più paghi”. Quindi una famiglia con bambino in età da “patello” o anziano incontinente, per risparmiare dovrà ritornare agli anni ’50 quando non erano ancora stati introdotti sul mercato i pannolini/pannoloni in cellulosa?

7) Quesito che si riallaccia in parte al problema dei rifiuti igienico sanitari e Coinger nella risposta esordisce scrivendo: “la tariffa puntuale ha tra i suoi obiettivi principali la riduzione complessiva della produzione di rifiuti. Questo risultato lo si potrà ottenere attraverso il cambiamento delle abitudini di consumo di tutti cittadini”. Quindi bambini e anziani dovranno bere e mangiare di meno? Lo stesso dicasi per vetri e lattine: bisogna limitare l’uso degli alimenti e bibite conservati in tali imballi? Spiegatemi, non sono forse più ecologici della plastica? Ultima affermazione di Coinger in questo punto: “Rammentiamo che la volumetria dei bidoni a disposizione verrà utilizzata per determinare la TARI”. Ebbene informate immediatamente gli utenti come verrà determinata la TARI secondo la volumetria di ogni bidone che già conoscete!!!!

12) Il numero minimo di ritiri conteggiati e l’opuscolo sulla tariffazione andavano distribuiti e resi noti PRIMA dell’inizio del servizio. Lo so, sono tediosa e mi ripeto, ma questo significa essere trasparenti, corretti e soprattutto rispettosi dell’utente.

14) Vi siete posti la domanda, assieme alle rispettive amministrazioni comunali, del problema che daranno i bidoni esposti nelle rispettive aree condominiali che non saranno più sufficienti per accoglierli? La gestione dei rifiuti con i bidoni o mastelle, che dir si voglia, comporta anche un accurato lavaggio una volta svuotati (si lasciano una notte sulla sede stradale). Moltiplichiamo il consumo di acqua per ogni utenza/mastella. Uno spreco di risorse idriche, che si sarebbe potuto evitare con l’uso di sacchi muniti di microchip anche per l’indifferenziato.

15) Le amministrazioni comunali dovrebbero chiedere a Coinger di effettuare il ritiro gratis dei bidoni in disuso. Fosse solo per un discorso di correttezza.

17) Come per i rifiuti igienico sanitari, le lettiere dei gatti non possono essere ritirate ogni due settimane. É una questione d’igiene e di peso del rifiuto smaltito. Una persona che vive in condominio come può gestire questo problema? Un anziano come può trasportare ed esporre un bidone del peso di diversi chili? Coinger asserisce che “per lo smaltimento della lettiera per i gatti è possibile l’utilizzo di una compostiera ecocompatibile”. Ma sanno di cosa stanno parlando? Le lettiere vegetali hanno un costo molto superiore e una resa inferiore di quelle minerali. Secondo lorsignori la compostiera con escrementi di animali la si tiene in appartamento? Non sono certamente un’attivista animalista, ma questo sarà un deterrente per l’adozione di un gatto, soprattutto nel caso di persone anziane sole. Magari ci sarà anche qualche scellerato che, pur di non pagare il servizio di un secondo bidone per l’indifferenziato, abbandona l’animale.

Per dovere di cronaca, a Varese l’indifferenziato e i rifiuti igienico sanitari vengono ritirati ALMENO una volta alla settimana, da leggersi ogni 7 gg. in periferia, 2 volte alla settimana, ad esempio, in Via Speri della Chiesa e ben 4 volte nel centro storico.
Nel comuni di Gazzada Schianno, Brunello e Carnago, che hanno optato per un gestore di raccolta rifiuti differente, l’indifferenziato viene ritirato una volta alla settimana in sacchi dotati di microchip che accolgono anche gli igienico sanitari.

Concludo con una riflessione personale. Nel consiglio comunale di Azzate del 12/05/2022 veniva comunicato alla cittadinanza che non ci sarebbe stato alcun aumento della TARI nel 2022 e si ipotizzava circa un +20% nel 2023. Solo due mesi dopo, esattamente il 28/07/2022, nel successivo consiglio comunale trasmesso in streaming, è emerso che nel 2022 la TARI è aumentata dal 15 al 20%, incremento passato inosservato in virtù di un rimborso sulla tassa dell’anno precedente e sfuggito ai meno attenti. Per il 2023 è invece previsto un aumento pari al 60%, ben 40 punti percentuali in più rispetto a quanto dichiarato 77 giorni prima. Per noi utenti un peggioramento del servizio, che ci costerà caro e salato, ma così è se vi pare!

Emanuela Trevisan Ghiringhelli.

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