É vero, il mattino ha l’oro in bocca. Quanto è saggio questo proverbio dall’origine germanica che recita “die Morgenstunde hat Gold im Munde”, ma che ha radici ancora più antiche, nato dal detto latino aurora habet aurum in ore.
Secondo molte filosofie orientali l’atmosfera è più ricca di energie al levar del sole e anch’io ho l’impressione di rinascere ogni volta che assisto all’alba, pervasa da una ventata di positività.
Per godermi questa stupenda sensazione, quando il cielo è sereno, cerco di farmi trovare sempre pronta per non perdere alcun istante di questo momento quasi mistico, che sancisce la nascita di un nuovo giorno da vivere intensamente e nella consapevolezza.
Stamane, come sempre, ho fatto colazione molto presto e alle 5:50 ero lì, quasi ipnotizzata davanti a quella luce arancione che, salendo dalla montagna all’orizzonte, a poco a poco colorava il cielo azzurro con toni caldi, finché è spuntato lui, il sole, con la sua luce intensa, abbagliante e ammaliante.
Ed ecco che ripeto i versi che il Monaco Zen vietnamita Thich Nhat Hanh imparò da novizio quale aiuto per praticare la consapevolezza:
Svegliandomi, stamattina, sorrido.
Ventiquattro ore nuove di zecca sono dinnanzi a me.
Giuro di viverle a fondo
e di imparare a guardare ogni cosa intorno a me
con gli occhi della compassione.
Parole profonde, come le tante scritte nel suo meraviglioso libro Il dono del silenzio che sto leggendo in questi giorni. Perle di saggezza che insegnano ad apprezzare il valore del nobile silenzio, l’enorme forza che racchiude e che sfocia in gioia.
Il magico momento dell’alba mi invita inevitabilmente a cercare ed apprezzare il silenzio, concentrandomi sul mio respiro che è vita e godendo delle meraviglie del creato che ho attorno.
Emanuela Trevisan Ghiringhelli
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