Sinceramente mi sento molto presa in giro. Nel mio piccolo faccio di tutto per rispettare l’ambiente. Abbiamo una piccola auto ibrida che comunque utilizziamo molto poco, cerco di ottimizzare il consumo dell’acqua quando faccio il bucato e lavo i piatti soprattutto riducendone il consumo quando faccio la doccia e per l’igiene personale. In casa utilizziamo lampadine a led e gli elettrodomestici sono tutti in classe A++, un buon termostato tiene sotto controllo la temperatura dell’ambiente domestico e se abbiamo freddo, un golfino e una copertina sulle gambe risolve ogni problema.
A prescindere dagli accordi sul clima raggiunti dal recente G20 e da quanto emergerà dalla conferenza sul clima di Glasgow in programma fino al 12 novembre, mi chiedo se entrambi gli eventi non potevano essere fatti in videoconferenza, evitando gli spostamenti dei vari rappresentanti di Stato, che sicuramente non hanno raggiunto le due destinazioni in treno o hanno viaggiato su un volo di linea.
Secondo i dati dell’International Council on Clean Transportation (ICCT) il traffico aereo ha un impatto ambientale di circa il 2,4% delle emissioni globali di CO2 che, unito agli altri gas e al vapore acqueo prodotto dai velivoli si stima che l’intero settore è responsabile di circa il 5% del riscaldamento globale. Volare produce 285 grammi di CO2 per ogni passeggero (la media è di 88 persone a volo) per ogni chilometro percorso. La Supporting European Aviation ha stimato che nei primi sei mesi del 2019 solo in Europa il traffico aereo (oltre 1 milione di voli) avrebbe generato 20,7 milioni di tonnellate di CO2. (fonte: https://www.am.pictet/it/blog).
Ma quanto mi lascia più basita è il corteo di Biden per le strade di Roma e soprattutto il silenzio assenso dell’attivista Greta Thunberg. “The Beast”, la Cadillac presidenziale dal peso di nove tonnellate e dal consumo medio di 1 km per ogni litro di carburante diesel, seguita dalla scorta di 85 fra auto e moto, nessuna delle quali a emissioni zero, tutt’altro. Molte di queste sono diesel e V8 benzina dai consumi spropositati, tra i più inquinanti al mondo che emettono in media 150 grammi di CO2 per ogni chilometro trascorso. Dall’articolo dal quale ho tratto queste informazioni e pubblicato nel sito http://www.automotoelettriche.it emerge che per il tragitto di sola andata di Joe Biden da Villa Taverna all’EUR si stima un’emissione in atmosfera di circa 165,75 kg di CO2.
Giusto per fare un confronto e secondo l’Emissions Database for Global Atmospheric Research, ogni italiano emette 5.800 kg di CO2 nell’arco di un intero anno, quindi 30 km di corteo presidenziale equivalgono a quanto un italiano inquina in 20 giorni.
Potranno sembrare dati irrilevanti se paragonati alle emissioni dei paesi che produco più inquinamento nell’atmosfera, ma comunque quella di Roma mi è parsa più una grande e dispendiosa festa, il remake del film La Dolce Vita sessant’anni dopo e terminata con un un ridicolo lancio della moneta di un Euro nella Fontana di Trevi, appositamente coniata per il G20.
Emanuela Trevisan Ghiringhelli
Sia pure con un certo lasso di tempo, Greta ha risposto, e con parole molto dure, unitamente ad altre ed altri . Ma tanto quelli che contano (“adesso” contano!) se ne fregano, e stan gia’ crescendo quelli (cloni) che li sostituiranno come da sempre avviene a sto mondo.Ma non c’e’ solo Greta ed i suoi, c’e’ anche un movimento sovranazionale nato come “NOW” ed ora “ATLAS” un vero e proprio partito sovranazionale fondato da due giovani, Qualcosda si muove, speriamo che non ostante la enorme capacita’ di soffocamento dei “muri di gomma” del potere attuale qualcosa cambi, ma purtroppo non sara’ mai abbastanza veloce. Siamo almeno tre se noin quattro miliardi di esseri umani di troppo su questa pallina sospesa nel nulla; un bel problema!
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