“Siamo artisti della polimatericità, di un uso innovativo delle materie di scarto industriale”, così si definiscono Daniela Arnoldi, ingegnere ambientale e Marco Sarzi-Sartori, architetto e conosciuti in ambito culturale con l’acronimo DAMSS, apprezzati Maestri di Fiber Art a livello internazionale.
Da oltre vent’anni fondono le loro espressioni individuali, progettando, sperimentando e realizzando opere d’arte che valorizzano le materie di scarto industriale, in particolare del comparto tessile, una testimonianza di etica green che aiuta a comprendere come ogni lembo di cascame può essere riportato nuovamente in vita in un contesto diverso e con una nuova anima, grazie alla loro creatività artistica.
Le opere degli Artisti milanesi, realizzate a quattro mani, astratte e figurative, sono installazioni di grandi dimensioni che ben si fondono con l’ambiente in cui vengono esposte, volte ad alterarne lo spazio e trasmettere emozioni che scatenano l’immaginazione dello spettatore.
In occasione delle celebrazioni per il 700° anniversario della morte di Dante, sabato 29 maggio alle ore 19:30 (previa prenotazione) presso la Sala Consiliare al piano nobile di Villa De Angeli Frua a Laveno Mombello verrà inaugurata l’installazione “Inferno 3000” di DAMSS Art a cura di Carla Tocchetti e con la partecipazione degli autori Daniela Arnoldi e Marco Sarzi-Sartori, un’opera monumentale composta da 8 pannelli a sviluppo verticale, ciascuno da mt 1,50×4,00, per una larghezza totale mt 12,00 x mt 4,00 di altezza e una superficie di 48 metri quadrati, dal peso di Kg. 80.
Per la sua realizzazione sono stati impiegati 200 metri quadrati di tessuto riciclato da scarti industriali, 50 Km di filato per le cuciture, la dedizione di 10 mesi di lavoro per 26 giorni al mese e 18 ore al giorno, pari a 4.500 ore complessive.


Ci troveremo davanti un’opera che ci catapulterà nel Settimo cerchio del girone dantesco del ventunesimo secolo, rivivendo alcuni eventi simbolo della spietatezza umana che troppe volte ha provocato una sorta di inferno terreno. Osservando lo splendido arazzo, riconosceremo tra le varie scene rappresentate il fungo atomico di Hiroshima, le camere a gas di Auschwitz, le ciminiere di un grande complesso industriale che mandano in fumo una presunta ricchezza e la terrificante distruzione delle Torri Gemelle. Quest’opera imponente vuole essere un’invito alla riflessione e alla consapevolezza di che pianeta lasceremo ai nostri figli se non invertiremo immediatamente la rotta, ma vuole essere soprattutto un messaggio di speranza e di fiducia che possiamo e siamo ancora in tempo a fare qualcosa di positivo per l’umanità e la nostra meravigliosa terra.
Sarà possibile visitare l’installazione dal 29 maggio al 25 luglio, il martedì e giovedì negli orari 10.00-13.00/14.00-17.00; il venerdì e sabato la mattina dalle 10:00 alle 13:00, presso la Sala Consigliare al piano nobile di Villa De Angeli Frua a Laveno Mombello. Durante tutto il periodo espositivo i visitatori potranno avvalersi di un video che racconta dalla nascita dell’arazzo alla sua realizzazione e che sarà disponibile su smartphone e tablet tramite codice RQ Code.


Contemporamente a questa esposizione sulla sponda lombarda del Lago Maggiore, i DAMSS sono attualmente presenti presso Palazzo Marliani Cicogna a Busto Arsizio nell’ambito della manifestazione “BA BOOK” con una grande opera di fiber art site-specific, “Soft Back” appositamente progettata e creata per la sala don Rossi che la ospita, dove è stata interamente allestita sul posto.
Daniela Arnoldi e Marco Sarzi-Sartori hanno realizzato una struttura aerea di circa 10 metri quadri all’interno della quale è sospesa una nuvola di libri artistici elaborati con scarti di stoffe che vogliono essere un omaggio all’imprenditoria tessile bustocca dalla quale provengono molti dei materiali elaborati dai DAMSS e che rappresentano una sorta di dialogo artistico con il Festival del Libro.
L’installazione “Soft Back”, a cura di Carla Tocchetti (nella foto con i DAMSS), sarà visibile al pubblico presso Palazzo Marliani Cicogna, sede dei Musei Cittadini di Busto Arsizio, con ingresso gratuito sino a domenica 6 giugno 2021 e con le seguenti aperture al pubblico: Martedì – Giovedì: 14:30-18:00; Venerdì: 09:30-13:00 / 14:30-19:30.
Nel weekend è necessaria la prenotazione, con almeno un giorno di anticipo, telefonando allo 0331 635505 negli orari di apertura del museo e concordando la visita nei giorni di Sabato dalle 14:30 alle 18:30 e Domenica dalle 15:00 alle 18:30.
Emanuela Trevisan Ghiringhelli
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