Quanto è vera questa perla di saggezza tratta dalla poesia Prendimi per mano, scritta dal monaco zen vietnamita e autore di molti saggi filosofici.
Oggi abbiamo fatto una lunga camminata in mezzo ai boschi, dieci chilometri percorsi in solitudine in mezzo alla meravigliosa natura primaverile. Le prime foglioline verdi che fanno capolino sui rami degli arbusti, primule gialle che adornano le dolci rive dei sentieri, una miriade di fiori di Anemone nemorosa adornano il sottobosco facendolo sembrare un candido e soffice tappeto.
Il canto degli uccellini è l’unico suono che ci accompagna che copre anche il rumore dei nostri passi. Non siamo soli, c’è un magnifico falco che volteggia sopra le nostre teste, trasportato dalla corrente d’aria, magnifico ballerino che danza nel cielo azzurro.
Percorriamo un dedalo di sentieri che si intersecano in mezzo a boschi fiabeschi, ho l’impressione che gli alberi ci parlino in silenzio, trasmettendo dei messaggi sublimi.








I raggi del sole penetrano perpendicolarmente tra i tronchi e formano geometrie di ombre che rendono il paesaggio simile a un dipinto.
Percorriamo i sentieri boschivi delle Piane Viscontee del Varesotto, una piccola incisione su legno indica la Sorgente San Carlo, poi scendiamo verso la piana di Vegonno che da lontano ha un aspetto davvero fiabesco.
É bello camminare così, senza meta, facendoci guidare dall’istinto, facendoci rapire dalla bellezza dei boschi, dei fiori, della primavera. Momenti di gioia immensa che ci donano un senso di benessere, facendoci dimenticare il trascorrere del tempo e la fatica delle salite… tutto svanisce, resta solo la consapevolezza di vivere come in una favola.
Emanuela Trevisan Ghiringhelli
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