Mezze pennette integrali risottate e salutari dal sapore orientale


Cucinare con il piano a induzione è davvero una delizia, soprattutto grazie al sistema di cottura a sensori della Neff che mantiene la temperatura adatta alla padella senza surriscaldare la componente grassa, nel mio caso l’olio extravergine di oliva.
Premetto che non uso far cuocere a lungo le verdure, tutto’altro, in modo di preservarne i preziosi nutrienti, pertanto la preparazione del sugo inizia contestualmente a quando pongo la pentola con l’acqua per la pasta sul piano di cottura a una temperatura bassa…. non c’è alcuna fretta.
Appena l’avvisatore acustico del sensore mi indica che la padella è calda, la ungo di olio extravergine di oliva (un cucchiaio) con l’aiuto di un pennellino e aggiungo una piccola presa di peperoncino secco, mezza cipolla e uno spicchio d’aglio tritati a mano e preparati in precedenza. Dopo averli fatti appassire per qualche minuto, è la volta della melanzana tagliata a cubetti che scotto velocemente e senza rosolarla, prima di aggiungere i pomodorini a grappolo frullati.
Quando l’acqua bolle, butto 140 gr. di pasta che faccio cuocere per un paio di minuti, rigorosamente senza sale. Prima di scolarla aggiungo un paio di mestoli di acqua di cottura nella padella con il sugo, stemperando anche un cucchiaino di curcuma in polvere e rimestando per bene dopo aver spolverizzato il tutto con una generosa macinata di pepe nero. Le pennette integrali, scolate grossolanamente, finiscono nella padella del sugo dove terminano la cottura e prima di impiattare, aggiungo una manciata di basilico fresco tritato a mano. Anche se non ho aggiunto nemmeno un pizzico di sale, il gusto non ne risente, grazie all’aiuto di quella che viene chiamata anche lo zafferano delle Indie, il pepe nero e il basilico.
La curcuma, oltre a donare un colore ocra alla pasta e un pizzico di sapore orientale, è una spezia, che secondo alcune ricerche, è in grado di frenare le infiammazioni, agendo direttamente sulle cellule di fegato e pancreas, oltre a migliorare i valori della della glicemia, ad aumentare il colesterolo buono e in soggetti con aterosclerosi a ridurre il rischio di trombi. La curcumina, che le conferisce il colore giallo è ritenuta la molecola della longevità, confermata dalla popolazione dell’isola giapponese di Okinawa che ne fa molto uso e dove si conta un numero molto alto di centenari in ottimo stato di salute sia fisica e mentale. La macinata di pepe nero (che aiuta a eliminare o moderare il consumo del sale) serve ad aumentare la biodisponibilità della molecola attiva della curcuma, amplificando le attività della curcumina e associato all’uso di olio extra vergine d’oliva, ne incrementa il suo assorbimento. Questo primo piatto si può considerare una vera miniera di componenti salutari grazie anche alle melanzane, la cui buccia contiene molecole della longevità e la polpa è una buona fonte di potassio e fibre, entrambi protettivi per il sistema cardiovascolare. Non da ultimo il pomodoro fresco, ricco di un carotenoide, il licopene, la cui biodisponibilità aumenta fino a cinque volte con la cottura. Studi scientifici presuppongono che i carotenoidi prevengano l’incrostazione delle arterie e il licopene sia un valido alleato nella prevenzione del tumore alla prostata.
(fonte Smartfood-IEO).

Emanuela Trevisan Ghiringhelli

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