Ma che bontà, ma che bontà! Ma che cos’è questa robina qua? La cassöla che male non fa!

Finalmente ho convinto il mio consorte a seguire in toto il mio stile di vita alimentare. Da quando seguo i consigli della dieta salutare Smartfood-IEO, ho ottenuto un importante calo ponderale pur mangiando con gusto e divertendomi a cucinare ricette sfiziose.
Mi piace anche inventare pietanze o modificare piatti tradizionali lombardi per farli rientrare nei canoni suggeriti dai nutrizionisti dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano.
Un contadino mi mi ha regalato una bella verza del suo orto, così oggi ho provato a cucinare la mitica cassöla alla mia maniera, sostituendo la carne di maiale con del petto di pollo e devo dire che ha soddisfatto anche il difficile palato di mio marito.
Il procedimento è semplice. In una capiente padella wok fatto appassire lentamente una generosa dose di cipolla, sedano e carota e una presa di peperoncino tritato in poco olio extravergine di oliva e nel frattempo ho tagliato e lavato la verza. Una volta ammorbidite le verdure ho fatto rosolare il petto di pollo tagliato a piccoli bocconcini, unito la verza e ho continuato a rimestare finché si è appassita, quindi ho aggiunto tre cucchiai di polpa di pomodoro e bagnato con un mestolo di brodo di verdure, facendo cuocere per circa un’ora. Alla fine ho reso più piccantina la mia cassöla con una macinata di pepe nero e l’abbiamo gustata accompagnandola con una fetta di pane integrale.
Non ho inventato nulla, bensì ho reso salutare questo squisito piatto regionale lombardo e devo dire che non mi ha fatto rimpiangere la versione con cotenne e puntine di maiale.

Emanuela Trevisan Ghiringhelli