Siamo giunti alla vigilia del secondo plenilunio dell’anno, che vedrà la luna diventare piena alle 09:17 del 27 febbraio fino alle 21:17, quando inizierà a calare. Spero di poterla ammirare in tutto il suo splendore come descritta dal verso del poeta latino e percepire la sua luce come una carezza sulla pelle.
Anche a questa luna sono stati attribuiti molti nomi, tra i quali “del ghiaccio” e “della neve”, ma non le si addicono, considerando le temperature miti di questi giorni.
Per i Celti è la Luna piena del sorbo, l’albero che, secondo il loro calendario, domina il periodo compreso tra il 21 gennaio e il 17 di febbraio, quindi anche la data in cui è nata questa luna, il giorno 11.
Il sorbo riemerge dalle ombre invernali, veniva considerato dai Celti simbolo della luce, delle giornate che si allungano e della rinascita, donando la forza per ripartire, prendendo spunto dagli animali che iniziano a uscire dal letargo.
Questo albero dalle bacche rosse era considerato un ottimo rimedio contro gli spiriti del male, la negatività, l’invidia, la gelosia e proteggeva dalla paura.
In antichità i cavalli imbizzarriti e ritenuti stregati, venivano domati con frustini ricavati dal legno di sorbo e con stesso legno i pastori costruivano i propri bastoni per salvaguardare il bestiame dalle epidemie.
Streghe e veggenti usavano lanciare in aria le bacche rosse del sorbo e una volta cadute a terra, ne interpretavano le forme che disegnavano sul terreno, mentre i contadini utilizzavano il suo legno per costruire le zangole, in questo modo si tenevano lontane le streghe dal burro, evitando che lo sorvegliassero,
Era un’antica tradizione della Cornovaglia quella di costruire una croce con legnetti di sorbo legati insieme da un nastro rosso e di utilizzarla come amuleto per proteggersi e per aumentare i poteri psichici. Forse nacque proprio nella piccola penisola celtica l’antico proverbio “sorbo selvatico e filo rosso fan correr le streghe a più non posso”.
Non ci resta che ammirare questo plenilunio che si manifesterà nel penultimo giorno di febbraio e se anche non crediamo alle streghe, possiamo sempre dare sfogo alla nostra fantasia e costruirci un amuleto in legno di sorbo legato con un nastro rosso da appendere in casa.
Emanuela Trevisan Ghiringhelli
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