Eravamo quattro amici al bar


Come è stata dura superare l’esame di telegrafia, quanti tentativi! Non sono mai stata attratta dal CW, per me la radio era sinonimo di una voce che spaziava nell’etere alla quale associare un volto immaginario o reale qualora conoscessi il mio corrispondente. Quel susseguirsi di tanti DI-DA mi dava la sensazione di freddezza oltre al timore di non comprenderne la trasmissione, quindi per me la telegrafia era solo una sorta di lasciapassare per il mondo delle HF. E così nel dicembre 2001 la recidiva IW2MCN finalmente superava l’esame di CW e dopo un paio di mesi iniziava a smanettare il Kenwood-TS50 uscendo con IZ2ELV, un call nuovo di zecca.
Nonostante mi ero finalmente guadagnata il passaporto per le HF, il sabato sera lo trascorrevo al bar in 2 mt., dove m’intrattenevo in lunghi QSO con gli amici di sempre: Piero IK1YEV, Piergiacomo IW2LCA e Gianni IK1MAP, perchè il bello di essere radioamatori è anche quello di instaurare amicizie che vanno al di là del hobby che ci lega.
Una sera di marzo annunciai ai tre amici che in agosto avremmo trascorso nuovamente le vacanze alle Maldive e Piero esordì chiedendomi: “perchè non ti porti la radio?”. Più che una domanda, la sua suonava come un suggerimento che avrei dovuto cogliere perentoriamente e sebbene non avessi esperienza alcuna se non qualche quieto QSO in 40 mt., accolsi con entusiasmo la proposta. Nel giro di pochi giorni trovai nel web l’indirizzo del Ministero delle Comunicazioni maldiviano a cui richiedere la licenza, in tempi brevissimi ricevetti anche la risposta, dove mi chiesero di versare un contributo di 10 USD, quindi di proporre qualche nominativo di mio gradimento, così formulai una serie di combinazioni delle tre lettere iniziali dei miei tre amici del bar. In breve tempo ricevetti via fax la copia della licenza di 8Q7LY, che nella lotteria aveva premiato Piergiacomo e Piero, documento che mi sarebbe servito per sdoganare le apparecchiature all’aeroporto di Male, dove avrei trovato un incaricato del Ministero con l’originale.
Tutto andò come previsto e appena giunti a Velavaru Island installammo la stazione: Kenwood TS50 con accordatore dedicato, un vecchio alimentatore Yaesu e il dipolo per i 20 mt autocostruito da Fulvio. Piero mi consigliò di utilizzare la frequenza DX 14195 e così feci, ignorando che sarebbe stato più appropriato uscire a 14260 in quanto trasmettevo da una IOTA.
Arrivati nel bungalow dopocena, accesi la radio e lanciai il primo CQ e dopo pochi minuti non credevo alle mie orecchie: un pileup incredibile che mi fece rabbrividire dalla paura e sentire impotente nel gestirlo. Di primo acchito avrei voluto spegnere tutto e sbaraccare la stazione, ma Fulvio mi spronò a buttarmi, così alle 16:00 UTC del 19/8/2002 scrissi sul mio piccolo Moleskine nero che utilizzavo come log il mio primo QSO con RA3RFU. Balbettando e con la tensione alle stelle, iniziai a rispondere alle stazioni che mi chiamavano, principalmente russe, poi iniziò a farsi sentire qualche europea, quindi e finalmente i miei cari connazionali. Pur peccando di tanta presunzione e sottovalutando cosa voleva dire trasmettere da una IOTA mi divertii un mondo in quelle 14 serate alla radio, soprattutto quando collegai Piero e Gianni e tanti altri amici italiani, fino al QRT definitivo dopo aver passato il canonico 5/9 a OE6NKG.

Un’esperienza indimenticabile che mi ha sgamato nel mondo delle HF e che talvolta rivivo ancora guardando il video di un’impacciatissima 8Q7LY alle prese con il mike e il piccolo taccuino nero.

Emanuela Trevisan IZ2ELV/8Q7LY

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