Un museo nel luogo simbolo di Radio Monteceneri


DX, contest, diplomi, autocostruzione…. tutti interessi che accomunano noi Radioamatori e spesso siamo portati anche ad approfondire quegli studi fatti, magari controvoglia, per prepararci alla prova d’esame che ci consentiva di ottenere, alla fine di un lungo iter, la tanto sospirata licenza che ci avrebbe aperto le porte dell’etere.
Ma l’interesse della radio non finisce qui: dall’evoluzione dagli esperimenti di Guglielmo Marconi alle broadcastings, dalla televisione fino alla DAB (Digital Audio Broadcasting), almeno una volta hanno suscitato in noi la curiosità di intraprendere un viaggio virtuale che ci portasse da quel fatidico 12 dicembre 1901 ai giorni nostri e non c’è mezzo migliore che visitare un museo che racchiude tutta questa storia.
Gran parte di noi sarà sicuramente rimasto affascinato dalla visita di Villa Grifone, ma c’è un altro museo altrettanto interessante, sito in territorio elvetico a pochi chilometri dal confine di Stato italiano di Ponte Chiasso (CO). Si tratta del Museo della Radio del Monteceneri, luogo storico dove ancora oggi è presente il gigantesco traliccio dell’antenna che dal 1925, prima come stazione Nazionale, quindi dal 18 aprile 1933 ha dato voce alle regolari trasmissioni della Società Svizzera di Radiodiffusione che fino al 2008 hanno raggiunto anche il territorio italiano come Radio Monteceneri e che dal 1962 ha dedicato una trasmissione quotidiana ai lavoratori italiani in Svizzera.
Il 1° luglio 2008 è stato spento l’impianto di onde medie del Monte Ceneri che trasmetteva i programmi di Radio Svizzera Italiana RSI sulla frequenza di 558 Khz con una potenza di 300 Kw utilizzando un’antenna a traliccio verticale strallato dell’altezza di 220 metri isolata da terra. Nelle vicinanze dell’antenna principale è presente un’antenna “di riserva” di tipo Marconiano a T utilizzabile con una potenza massima di 150 kw.
La trasformazione dell’Azienda Svizzera delle PTT- Azienda che da sempre ha gestito gli impianti di telecomunicazione -, in Telecom PTT e quindi in Swisscom, ha motivato alcuni collaboratori pensionati del settore radio a fondare l’Associazione Museo della Radio (AMRA), raccogliendo oggetti in tanti anni ed ora esposti al pubblico nello spazio gentilmente concesso dalla Swisscom Broadcast.
“Con la convinzione che tutto ciò non doveva sparire o restare nascosto come patrimonio privato, ma diventare conoscenza ed utilità comune, è stata poi condivisa da molti donatori che hanno aiutato l’AMRA ad arricchire la collezione. Suscitando anche qualche emozione, il Museo della Radio desidera penetrare nel mondo magico, a tratti misterioso, della trasmissione senza fili. Grazie ai mezzi di radiocomunicazione, voci suoni ed immagini del mondo penetrano nella vita di ognuno di noi. Il Museo vuole in tale modo ricordare il significato più profondo della presenza della Radio che, inventata da Guglielmo Marconi nel 1895, ha accompagnato ed accompagna la Storia del vissuto politico e socioculturale di Paesi, collaborando al progresso nel cammino dell’umanità”.
Queste parole, tratte dalla brochure illustrativa del Museo della Radio del Monteceneri ben rendono l’idea dell’entusiasmo e dedizione che i Soci dell’AMRA rivolgono a questa esposizione della testimonianza storica delle telecomunicazioni.
Noi dell’Insubria Radio Club, che abbiamo fatto dell’identità del dell’antico territorio che ci identifica uno dei cardini delle nostre attivazioni, non potevamo non dare risalto al Museo della Radio del Monteceneri ed il 2-3 ottobre 2011 abbiamo dedicato la referenza DRI-HB9003 del nostro diploma permanente “Regio Insubrica” a questa entità, con QSL speciale per il decimo anniversario della fondazione del Museo, sponsorizzata dalla CSY & SON TELECOMUNICAZIONI (che ringraziamo!) ed organizzando, in collaborazione con l’AMRA, visite al Museo per tutti gli OM, nostri Soci e non, che si sono prenotati online.
Oltre 1000 collegamenti sono stati messi a log dai tanti operatori che si sono alternati alla stazione sita all’esterno del Museo, una vera festa, che ha visto una stretta collaborazione con le due maggiori realtà radiantistiche del Canton Ticino a noi gemmellate, il Radio Club Locarno ed il Tera Radio Club di Lugano.


Le visite al Museo sono state molto apprezzate da tutti i visitatori, entusiasmati dalle parole dell’Ing. Enrico Sulmoni HB9MQH, che ci ha presi simbolicamente per mano nella visita, raccontandoci ed illustrandoci tutto quanto esposto.
Le parole del Presidente dell’AMRA, Ing. Renato Ramazzina, che ha lasciato sul nostro sito, ci onorano e danno l’idea di quanto amore mettono i Soci AMRA in questa realtà:
“Egregi Radioamatori,
mi scuso per non aver potuto farvi visita, lasciandovi tuttavia in buone mani, Enrico Sulmoni, durante la vostra gradita presenza al Monte Ceneri. Il bel tempo ha aiutato la vostra manifestazione, dal video e dai commenti che hanno seguito l’incontro ho capito che tutto é andato bene. Spero che ricorderete con piacere le ore passate al Museo della Radio sito nella storica stazione radio onde medie del 1933. Cercheremo di migliorare ancora la nostra esposizione e di poterne garantire il futuro. Il museo assumerà valore ogni giorno che passa, considerati i progressi tecnologici degli ultimi tempi. Vogliamo conservare quanto esposto in particolare per i giovani che non possono immaginare i tempi tanto belli dell’ascolto quando a farla da padrone era la voce…dello spazio!
Grazie a voi per la vostra visita, grazie a Enrico per la disponibilità, restiamo a disposizione. Vi saluto molto cordialmente.
Renato Ramazzina, presidente.
Bellinzona 14 ottobre 2011”

Il Museo è raggiungibile dall’autostrada E35/A2 –uscita Rivera (Canton Ticino), proseguendo per il Monteceneri ed attaversando la Piazza d’Armi fino alla ben visibile antenna. E’ aperto il primo mercoledì feriale di ogni mese dalle 09:00 alle 17:00, oppure su richiesta di gruppi, telefonando allo 0041-79-620 02 06.


Emanuela Trevisan IZ2ELV
Pubblicato originariamente su Radio Rivista – aprile 2012

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